I proventi riconosciuti ai Comuni per la collaborazione al recupero dell’evasione fiscale hanno toccato nel 2024 il minimo storico, portando nelle casse comunali poco più di 2,5 milioni di euro. In questo quadro nazionale, la Calabria si colloca al settimo posto per proventi ripartiti, con 64.619 euro, -8% rispetto al 2024 e -28% sul 2022. Ottavo posto invece per numero di Comuni che hanno collaborato, dieci, in linea con l’anno precedente.
I proventi riconosciuti ai Comuni per la collaborazione al recupero dell’evasione fiscale hanno toccato nel 2024 il minimo storico, portando nelle casse comunali poco più di 2,5 milioni di euro. In questo quadro nazionale, la Calabria si colloca al settimo posto per proventi ripartiti, con 64.619 euro, -8% rispetto al 2024 e -28% sul 2022. Ottavo posto invece per numero di Comuni che hanno collaborato, dieci, in linea con l’anno precedente.
I dati sono del Centro studi enti locali, che sottolinea come nel Mezzogiorno e nelle Isole “i riparti restano marginali. Un divario che richiama non solo il tema dell’evasione, quanto quello della capacità amministrativa, dell’organizzazione degli uffici e della continuità delle attività di controllo”. Nella classifica dei singoli Comuni, tra i primi 15 figura, all’undicesimo posto, Reggio Calabria, con 34.205 euro incassati. (Ansa)


