Gioia e allegria tra i reparti dello Jazzolino, i Nasi Rossi fanno cantare sanitari e pazienti (video)

Gioia e allegria tra i reparti dello Jazzolino, i Nasi Rossi fanno cantare sanitari e pazienti (video)

Da dieci anni un gruppo clown lavora per dare sollievo a persone che soffronto

Sono loro, i Nasi Rossi con il Cuore che da dieci anni portano allegria e gioia nei reparti di ospedali, Case di cura, Case di accoglienza e nei Centri destinati ad ammalati di Ads. Portano risate, e un pò di leggerezza in ambienti, come quelli ospedalieri, che molto spesso vengono dominati dalle malattie, dalla paura e dalla sofferenza. Sono volontari che si sostituiscono a quelli che dovrebbero essere i compiti di chi governa la nostra la sanità, dove molto spesso le logiche aziendali dimenticano il paziente e le sofferenze il cui peso ricade sempre e comunque solo sulle spalle dei nostri sanitari (medici e infermieri).

Questo pomeriggio all’ospedale Jazzolino, come ogni sabato, sono tornati i Nasi Rossi. E dentro il reparto di Dialisi, guidato dalla dottoressa Ivania Figliano, sono stati accolti a braccia aperte. Un festa come dimostra il video. Momenti di allegria. La presenza dei clown può avere un effetto più che positivo non solo sulla percezione del dolore ma anche sull’umore dei pazienti e perché no, anche sui nostri sanitari, sempre in trincea in ospedali abbandonati a se stessi. Bastano le parole del loro capo, Baraonda il nome d’arte, per rendersi conto che i Nasi Rossi sono nelle condizioni di migliorare l’umore dei pazienti e rientrare a casa più che soddisfatti per avere portato momenti di allegria e gioia tra le persone che soffrono.

Questo pomeriggio all’ospedale Jazzolino, come ogni sabato, sono tornati i Nasi Rossi. E dentro il reparto di Dialisi, guidato dalla dottoressa Ivania Figliano, sono stati accolti a braccia aperte. Un festa come dimostra il video. Momenti di allegria. La presenza dei clown può avere un effetto più che positivo non solo sulla percezione del dolore ma anche sull’umore dei pazienti e perché no, anche sui nostri sanitari, sempre in trincea in ospedali abbandonati a se stessi. Bastano le parole del loro capo, Baraonda il nome d’arte, per rendersi conto che i Nasi Rossi sono nelle condizioni di migliorare l’umore dei pazienti e rientrare a casa più che soddisfatti per avere portato momenti di allegria e gioia tra le persone che soffrono.

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