Truffatori a caccia di anziani, i carabinieri dettano le regole per tenerli lontani (video)

Molto spesso si fanno avanti spacciandosi per tecnici del gas, operatori dell'enel, delle poste o o agenti delle Agenzia delle entrate

Bisognerebbe ricoprirli d’amore per tutto quello che hanno dato nella vita, per tutto quello che ci hanno insegnato, per tutti i sacrifici e le privazioni che hanno affrontato per aiutare figli e nipoti a costruirsi un futuro. E, invece, il tempo passa; figli e nipoti crescono e, spinti quasi sempre dalla necessità, vanno via, si sistemano, mettono su famiglia e tornano quando possono.

Loro, gli anziani, i nonni che hanno guidato i nostri primi passi, suggerito le nostre prime scelte, gioito per i nostri primi amori e i nostri primi successi, loro restano soli, barcollano nella solitudine e nella sofferenza. E quel che è peggio, attorno a loro proliferano truffatori e farabutti, avvoltoi pronti a sfruttare ogni loro debolezza, iene pronte a fare a pezzi il loro incrollabile amore per familiari e parenti, la loro tendenza a fidarsi spesso dettata dal bisogno.

Loro, gli anziani, i nonni che hanno guidato i nostri primi passi, suggerito le nostre prime scelte, gioito per i nostri primi amori e i nostri primi successi, loro restano soli, barcollano nella solitudine e nella sofferenza. E quel che è peggio, attorno a loro proliferano truffatori e farabutti, avvoltoi pronti a sfruttare ogni loro debolezza, iene pronte a fare a pezzi il loro incrollabile amore per familiari e parenti, la loro tendenza a fidarsi spesso dettata dal bisogno.

Lino Banfi al fianco dei carabinieri per dare una mano agli anziani e difenderli dalle truffe

Per fortuna, a poco a poco, qualcosa sta cambiando. Per difenderli dalla gentaglia che si aggira per vie e vicoli dei paesi e delle città e che bussa alle loro porte nelle vesti di sorridenti e cordiali tecnici del gas, funzionari dell’enel o delle poste, carabinieri o poliziotti, agenti dell’assicurazione o dell’Entrate o altro ancora, i militari dell’Arma, al pari di altri corpi militari, hanno varato programmi e diffuso in tutte le case brochure zeppe di consigli, che, spesso, possono aiutare a sottrarsi alle “premure” dei malviventi. E, allora, cari Nonni, i “comandamenti” elaborati per voi dai Carabinieri e che dovete tener ben presenti sono sei:
1) Diffidate delle apparenze perché un abbraccio, un sorriso, un abbigliamento distinto servono solo a carpire la vostra fiducia e a farvi cadere nei loro tranelli;
2) Non aprite mai la porta agli sconosciuti, ma controllate sempre dal videocitofono o dallo spioncino e non cacciate mai la catenella;
3) Non vi fidate dei tesserini che vi mostrano, il più delle volte sono falsi;
4) Limitate la confidenza al telefono, i malfattori si spacciano per avvocati o esponenti delle forze dell’Ordine e vi chiedono soldi per familiari arrestati o parenti ricoverati in ospedale a seguito di incidente. Prendete tempo e chiamate il 112 o un parente;
5) – Limitate la confidenza su Internet e, soprattutto, non fornite a nessuno informazioni personali, password e dati bancari. I truffatori ne farebbero di sicuro cattivo uso a vostro danno; 6) Nei luoghi affollati e sui mezzi pubblici non fatevi distrarre mentre maneggiate denaro ed evitate che vi stiano troppo addosso perché sfilarvi portafogli o soldi dalle tasche per i truffatori è questione di attimi.
Fin qui, cari Nonni, i consigli dei Carabinieri. Consigli che, comunque, potrebbero essere tanti altri ancora e che potrebbero essere raggruppati in uno soltanto: non fidatevi mai di nessuno! In questo mondo dominato dall’egoismo e dalla furbizia mal finalizzata sono poche, ma davvero poche, le persone che agiscono a tutela del prossimo.

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