Un’altra tegola è piombata oggi sull’amministrazione comunale guidata da Enzo Romeo, alla guida di palazzo Luigi Razza da poche settimane. Oltre alla carenza idrica nelle zone del centro e Piscopio, ora è arriva l’ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua potabile, a seguito di comunicazione del Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria sulla scorta di analisi effettuate dall’Arpacal in data 23 luglio 2024.
Il provvedimento, firmato dal sindaco Romeo, si è reso necessario poiché i campioni prelevati in alcuni punti sono risultati non regolamentari per la presenza di tetracloroetilene e tricloroetilene (Piscopio) o trialometani superiori ai parametri previsti (Vibo Valentia e Vibo Marina). Ciò si verifica quando nell’acqua ci sia un eccesso di cloro che viene utilizzato per disinfettare l’acqua potabile. L’ordinanza interessa il territorio di Vibo Valentia e le frazioni Vibo Marina e Piscopio. In questo caso potrebbero evincersi anche delle responsabilità. Ovviamente siamo nel campo delle ipotesi che dovrebbero avere dei riscontri da parte di organi deputati a questi controlli.
Il sindaco ha quindi disposto il divieto di utilizzo dell’acqua per: uso alimentare, igiene della persona, igiene orale, lavaggio oggetti per l’infanzia (biberon, contenitori pappe, ecc.), lavaggio e preparazione degli alimenti, lavaggio stoviglie o utensili da cucina e lavaggio apparecchiature sanitarie.
L’acqua può essere usata, invece, per la pulizia della casa e per il funzionamento degli impianti sanitari.
Non appena i valori saranno rientrati nella norma, a seguito di nuove analisi, la cittadinanza verrà tempestivamente informata.