La decisione del consiglio dei ministri è arrivata poco fa. Il Consiglio comunale di Stefanaconi è stato sciolto per infiltrazioni mafiose. Il 18 settembre dello scorso anno era stato lo stesso sindaco di Stefanaconi, Salvatore Solano, ad annunciare l’invio della commissione di accesso agli atti spedita dal prefetto di Vibo in seguito al coinvolgimento dello stesso primo cittadino in inchieste della Dda di Catanzaro. L’amministrazione infatti aveva offerto la massima collaborazione postando su fb quanto segue: “Nel rispetto delle prerogative di legge, tale decisione rientra nei poteri che lo Stato esercita attraverso i propri organismi per accertare se l’amministrazione pubblica abbia agito con correttezza, linearità e trasparenza, nell’esercizio delle proprie funzioni. Per come richiesto in atti, nel più breve tempo possibile, verranno forniti i documenti richiesti, da cui si potrà evincere in modo eloquente come ogni atto sia stato adottato nell’esclusivo interesse della comunità amministrata. Riponiamo piena fiducia nelle Istituzioni dello Stato che hanno il compito di accertare la verità secondo giustizia e legalità, a cui, noi amministratori, non ci siamo mai sottratti e mai ci sottrarremo. Siamo nati come squadra e come squadra continueremo a stare uniti. Certi che l’onestà e la dirittura morale cristallizzata nel nostro agire amministrativo possa continuare ad alimentare il sogno e l’impegno per la comunità di Stefanaconi”, hanno concluso dal Comune”. Un altro Comune della Provincia viene quindi consegnato in mano ai commissari.