A Bivona la presentazione dei risultati del progetto Edipo sulle praterie di Posidonia

L’Ente Parchi Marini Regionali della Calabria guida un lavoro di ricerca e monitoraggio che coinvolge nove Zone speciali di conservazione

Custodire e monitorare le praterie di Posidonia oceanica, il “polmone verde” del Mediterraneo, significa difendere un alleato strategico nella lotta ai cambiamenti climatici. È questo il cuore del progetto Edipo – Monitoraggio delle praterie di Posidonia oceanica lungo le coste calabresi, promosso dall’Ente per i Parchi Marini Regionali della Calabria con il sostegno del Pnrr e del National Biodiversity Future Center. I risultati dell’iniziativa saranno presentati venerdì 31 ottobre alle ore 10.30, nella sede dell’ex Tonnara di Bivona, a Vibo Valentia, nel corso di un incontro pubblico che coinvolgerà esperti, amministratori e rappresentanti delle istituzioni.

Le aree sotto osservazione

Le aree sotto osservazione

Il progetto ha interessato nove Zone Speciali di Conservazione (Zsc) e l’Area Marina Protetta di Isola Capo Rizzuto, con attività di rilievo subacqueo, mappature multibeam e analisi genetiche. Le aree studiate spaziano dall’Isola di Dino a Scilla, passando per Pizzo, Capo Vaticano, Crosia, Cariati e altre località della costa calabrese. L’obiettivo è aggiornare lo stato di conservazione degli habitat prioritari e individuare i principali fattori di vulnerabilità, riconoscendo alla Calabria un ruolo di “cerniera” tra Tirreno e Ionio.

I risultati di Edipo

“Acquisire conoscenza per governare le risorse è il principio che guida la nostra azione – sottolinea il direttore generale dell’Ente, Raffaele Greco -. I risultati di Edipo rappresentano un passo avanti concreto verso una programmazione fondata su dati scientifici, capace di garantire tutela e sviluppo sostenibile”. L’iniziativa si inserisce in una più ampia rotta comune tra scienza, educazione e pianificazione per costruire una rete regionale della biodiversità. “Il mare è la nostra prima infrastruttura naturale – aggiunge Greco – conoscerlo e proteggerlo significa costruire futuro”.

I relatori chiamati

I lavori saranno aperti dal comandante della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia, C.F. Guido Avallone, e coordinati da Roberto Cosentino, dirigente della Uoa Valorizzazione e Promozione del Patrimonio Naturale del Dipartimento Ambiente della Regione Calabria. Interverranno, tra gli altri, le docenti Silvia Mazzucca (Unical), Serena Savoca e Nunzia Carla Spanò (Università di Messina), il dirigente Giovanni Aramini, il professore Pasquale Giuseppe Filianoti (Università Mediterranea di Reggio Calabria), il direttore generale Arpacal Michelangelo Iannone, il presidente Aisa Paolo Palladino, il ricercatore Francesco Sesso (Unical) e Teresa Romeo della Stazione Zoologica Anton Dohrn.

L’incontro di Bivona conclude una settimana di ricerca e confronto che ha toccato Pizzo, Amendolara e le principali sedi operative dei parchi marini calabresi, rafforzando la collaborazione tra enti, università, centri di ricerca e amministrazioni locali.

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