A Cariati l’ospedale è un fantasma: servizi al collasso, personale ridotto e promesse mancate. Tavernise: la Regione intervenga

Il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle denuncia l’immobilismo della Regione Calabria sul caso del presidio “Vittorio Cosentino”

“L’ospedale di Cariati continua a esistere solo sulla carta. Il Pronto Soccorso è ancora chiuso, i reparti sono deserti, il personale è ridotto all’osso. E a pagare, come sempre, sono i cittadini e gli operatori sanitari”. È un duro atto d’accusa quello che arriva da Davide Tavernise, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, che rilancia l’allarme lanciato in queste ore dalla segreteria territoriale del sindacato Nursind attraverso il suo rappresentante Nicodemo Capalbo.

A un anno dall’annuncio della riapertura del Presidio ospedaliero “Vittorio Cosentino”, la situazione appare tutt’altro che risolta. “Siamo di fronte all’ennesima beffa ai danni di una comunità che da anni attende risposte concrete – incalza Tavernise –. Non possiamo più tollerare questa inerzia. Come consigliere regionale e rappresentante del Movimento 5 Stelle ho il dovere di dare voce a chi, come il Nursind, denuncia quotidianamente una realtà drammatica e inaccettabile”.

Il quadro tracciato è desolante. Mancano infermieri, tecnici, operatori sanitari. Gli Ambulatori Territoriali, riferisce Tavernise, “sono al collasso”, con personale che va in pensione e non viene sostituito. Il Laboratorio Analisi è in funzione ma lavora al minimo delle sue possibilità, generando costi straordinari che gravano sulle già esigue casse dell’Azienda sanitaria provinciale. “E la Rsa medicalizzata – prosegue – si trova in condizioni critiche: servirebbero almeno 13 unità infermieristiche in più per garantire standard adeguati di assistenza. Nel Consultorio Familiare, invece, c’è una sola ostetrica a gestire decine di pazienti. È una situazione al limite dell’assurdo”.

Ma non si tratta solo di una denuncia. Il sindacato ha messo nero su bianco anche delle proposte operative, a partire dallo scorrimento delle graduatorie e da avvisi urgenti per nuove assunzioni, fino all’introduzione di prestazioni aggiuntive per il personale già in servizio. “Sono soluzioni concrete, di buon senso, che vanno ascoltate – afferma Tavernise – e soprattutto attuate. Non possiamo continuare a ignorare l’evidenza”.

L’appello di Tavernise

Il capogruppo del M5S si rivolge direttamente al presidente della Regione e commissario alla sanità, Roberto Occhiuto, e alla dirigenza dell’Asp di Cosenza: “È tempo di agire. Non c’è più spazio per rinvii o mezze misure. Il diritto alla salute deve essere garantito ogni giorno, in ogni presidio, a partire da Cariati”.

“Questa comunità – conclude – ha diritto a una sanità pubblica degna di questo nome. Non mi fermerò finché l’ospedale non tornerà a essere ciò che la legge prevede: un presidio aperto, funzionante, vicino ai cittadini e ai loro bisogni”.

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