Accogliere non significa semplicemente offrire un tetto o rispondere a un’emergenza. Accogliere è scegliere di camminare insieme, riconoscere nell’altro una persona, una storia, un potenziale. È da questa visione profonda e condivisa che nasce “Migra Europe Save”, la nuova realtà che sta prendendo vita a Lamezia Terme con l’ambizione di mettere la persona al centro di ogni percorso di accoglienza.
Accogliere non significa semplicemente offrire un tetto o rispondere a un’emergenza. Accogliere è scegliere di camminare insieme, riconoscere nell’altro una persona, una storia, un potenziale. È da questa visione profonda e condivisa che nasce “Migra Europe Save”, la nuova realtà che sta prendendo vita a Lamezia Terme con l’ambizione di mettere la persona al centro di ogni percorso di accoglienza.
Cosa c’è dietro
“Migra Europe Save” nasce dall’ascolto e dal rispetto, dalla convinzione che ogni individuo debba essere protagonista del proprio cammino. Il progetto accompagna i migranti verso un percorso reale di autonomia e crescita, valorizzando talenti, competenze e aspirazioni, attraverso strutture adeguate, un’équipe di professionisti specializzati e una rete viva di partner locali. Un sistema che genera opportunità concrete di integrazione, lavoro e sviluppo personale, in spazi sicuri dove sentirsi riconosciuti.
Alla base dell’iniziativa c’è la volontà di ripensare il C.A.S.: non più solo luogo di accoglienza temporanea, ma uno spazio aperto, vivo, attraversato da relazioni, scambi e responsabilità condivise. Un luogo con una forte vocazione etica, capace di diventare motore di inclusione e coesione sociale, dove l’incontro tra culture non è una sfida da gestire ma una ricchezza da coltivare. In questo senso, il C.A.S. si trasforma quindi in un laboratorio civico, un luogo di sperimentazione di nuove forme di convivenza, partecipazione e cittadinanza attiva, in cui la comunità intera cresce insieme a chi viene accolto.
In particolare, questa visione sarà presentata ufficialmente nel corso del primo evento della rassegna culturale “I Ponti di Don Maiolo”, in programma giovedì 18 dicembre alle ore 17.30, presso la sede del C.A.S. in via Conforti, 144 a Lamezia Terme. L’incontro, dal titolo “Un cammino di formazione e vera integrazione: un modello di umanità nuova”, sarà un momento di riflessione, dialogo e condivisione. Interverranno Vincenzo Muoio, presidente di “Migra Europe Save”; don Fabio Stanizzo, direttore della Caritas di Lamezia Terme; Mariaelena Senese, segretario generale UIL Calabria; mons. Peppino Ferraro, vicepresidente della Fondazione San Tarcisio. A guidare il confronto sarà Bianca Cimato, responsabile formazione ed eventi di “Migra Europe Save”.
La serata si concluderà con lo spettacolo “Grazie Anima Fragile” di Daniel Cundari, con Giorgio Caporale alle chitarre: un momento artistico e poetico che darà voce alle fragilità, trasformandole in forza e bellezza condivisa. Dunque, un evento aperto alla città, alle istituzioni, al mondo associativo e a tutti coloro che credono che l’accoglienza possa diventare un gesto collettivo, capace di generare futuro, dignità e umanità nuova.


