Un’atmosfera di forte tensione si percepisce ad Acquaro nei giorni precedenti la prossima tornata elettorale, a seguito della triplice bocciatura – Commissione elettorale circoscrizionale, Tar e Consiglio di Stato – della lista “Uniamo Acquaro”, guidata dall’ex sindaco Giuseppe Barilaro. Secondo Pino Ferraro, unico candidato a sindaco rimasto in corsa, le dinamiche emerse negli ultimi giorni rischiano di nuocere seriamente al paese.
Documentazione corretta
Documentazione corretta
Ferraro sottolinea l’integrità della propria squadra, che ha concesso alla controparte l’accesso agli atti della Commissione elettorale, pur sapendo che la motivazione addotta (l’eventuale utilizzo per un ricorso già presentato) non era più rilevante: “Abbiamo agito così perché convinti della correttezza e della precisione della nostra documentazione”.
Campagna anomala
Il candidato esprime poi forti perplessità sulle modalità con cui si sta svolgendo la campagna elettorale: “Ci troviamo alla vigilia di elezioni comunali straordinarie, conseguenza dello scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose. Avevamo immaginato una competizione limpida e pacata, ma, per cause indipendenti da noi, la situazione si è fatta incandescente”. Ferraro denuncia in particolare la cosiddetta “campagna del non voto”, che potrebbe compromettere il raggiungimento del quorum e prolungare il commissariamento per almeno sei mesi: “È fondamentale comprendere quando la propria presenza non aggiunge valore e rischia di ostacolare il cambiamento e l’armonia della comunità. Farsi da parte, in certi momenti, può essere un atto di grande maturità e saggezza”.
Linea adottata
Nonostante il clima difficile, Ferraro rassicura la cittadinanza sulla linea della propria lista: “Porteremo avanti una campagna elettorale improntata al dialogo, alla legalità, alla trasparenza e al rispetto delle persone. Non ci interessa raccogliere sfide personali, ma sanare un ambiente politico reso malsano dai veleni di chi ostacola il progresso”.
Post sui social
Il candidato evidenzia che la volontà di cambiamento è sostenuta anche da cittadini che hanno espresso il loro pensiero sui social, come emerge da un messaggio riportato da Ferraro: “Negli ultimi anni questo paese ha attraversato situazioni difficili. L’amministrazione comunale è stata sciolta e sostituita da un commissariamento, un evento grave che dovrebbe spingere tutti a riflettere sulla responsabilità e sulla trasparenza della politica locale. Oggi, nonostante ciò, si è tentato di ripresentare una proposta politica già conosciuta. Tuttavia, anche questa volta emergono problemi: la lista è stata esclusa per documentazione non conforme. Sono fatti, non opinioni. Di fronte ai fatti, sarebbe naturale aspettarsi un momento di autocritica, di riflessione. Invece, assistiamo al contrario: c’è ancora chi difende tutto senza porsi domande, come se la realtà non contasse. Ma la democrazia non funziona seguendo le persone “a prescindere”: funziona quando le persone seguono le idee, la legalità, la trasparenza. La vera forza non è schierarsi per abitudine o per interesse: è avere il coraggio di cambiare, di guardare i fatti e scegliere ciò che è meglio per il futuro del nostro paese. Il cambiamento nasce dal coraggio di dire: “Io penso con la mia testa”. Perché un paese cresce solo quando i cittadini smettono di aspettare e iniziano a scegliere”.
Ferraro chiude con un appello agli elettori: “Scegliere significa essere liberi, liberi di non temere di esercitare il proprio diritto di voto”.


