Acquaro, emozioni e fede nella “Via Crucis” vivente: in centinaia per rivivere le ultime ore di Cristo (foto)

Grande partecipazione alla settima edizione della sacra rappresentazione organizzata dalla parrocchia con il coinvolgimento della comunità

Come nelle scorse edizioni sono stati degni dell’occasione l’adesione e l’apprezzamento per la settima edizione della “Via Crucis” vivente, organizzata ad Acquaro dalla parrocchia, retta da don Rosario Lamari, con la collaborazione fattiva delle associazioni Pro Loco, “Acquaro nel cuore” e “Donn’Antuani”.

La rappresentazione, divenuta ormai punto di riferimento aggregativo immancabile, è stata inscenata lunedì scorso a opera di oltre una cinquantina partecipanti, tra comparse, costumisti, truccatori, attori e figuranti. Gli stessi che, in abiti di scena, sotto la regia di Nando Ierardo, e con narrazione diretta o testo descrivente, hanno fatto rivivere ai tanti accorsi, anche dai centri limitrofi, le ultime ore della vita di Cristo: dal processo con la condanna a morte innanzi a Pilato e ai giudici del “Sinedrio” sino alla crocifissione, passando per ognuna delle 14 stazioni che hanno segnato il suggestivo percorso tra le vie del paese. Una iniziativa da intendersi, come l’ha definita in qualche edizione precedente il professore Ierardo, “non come momento di intrattenimento ma occasione di riflessione sul senso profondo della Pasqua”.

Intensa ed emozionante

Mesi di preparazione con ottimi risultati, che l’anno resa intensa ed emozionante. Come ogni anno la sacra rappresentazione ha preso avvio dal sagrato della chiesa, snodandosi silenziosa e trainante lungo via Santa Maria ma, a differenza delle scorse edizioni, è stato variato il successivo percorso, che stavolta, probabilmente per motivi di ordine pubblico e per non intralciare il traffico, non ha attraversato il più trafficato corso Umberto I ma si è mosso attraverso le strade interne, percorrendo le vie Amello, San Giovanni e D. Calcaterra e raggiungendo l’apice in località “Pineta”, dove sono state inscenate la crocifissione, la deposizione e la sepoltura e dove il coinvolgimento e l’immedesimazione nei fatti di circa 2000 anni fa hanno raggiunto il loro massimo livello. Sono rari i momenti di aggregazione in paese negli ultimi tempi.

La Pasqua e tutte le manifestazioni che fanno sentire anche visivamente e a livello emozionale il messaggio che da tale festività promana sono tra questi. E la rappresentazione di lunedì lo ha confermato per l’ennesima volta.

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