È stato trasformato in una vera e propria discarica il torrente Amello, corso d’acqua che attraversa il centro abitato di Acquaro dividendolo esattamente in due. A lamentarsene alcuni residenti, indignati per la mancata pulizia da erbacce e arbusti di varia specie e, soprattutto, per la consistente presenza di bottiglie, oggetti di plastica di ogni genere e rifiuti diversi. “Una delle ultime bellezze naturali esistenti in paese – il commento – trasformata in discarica a cielo aperto”. Non gli si può certo dar torto, considerando che affacciandosi dalla balaustra che affaccia dalla piazza principale lo spettacolo che si presenta alla vista è a dir poco indecente, con una gran mole di materiale trasportata dalle acque durante le piogge da una zona posta a monte del paese, dove insistono numerosi orti e appezzamenti di campagna, limitrofi al fiume.
Il materiale
Come in parte detto, infatti, sono molte le bottiglie e altro materiale plastico, tra cui parecchie “seminiere”, i contenitori di polistirolo dove alloggiano le piantine prima di essere piantumate nella terra. Orbene, o depositati in un angolo dell’orto in attesa di successivo idoneo smaltimento (e poi trasportati nel letto del torrente dalle acque piovane) o, peggio, “smaltiti” intenzionalmente nel fiume, tali materiali vengono mossi a valle dalla corrente, depositandosi nelle pozze d’acqua in corrispondenza delle briglie di contenimento, dove galleggiano indecorosamente finché non arrivano nuove piogge che le faranno arrivare a mare, di cui puntualmente ad ogni bella stagione si biasima la sporcizia e insalubrità, che evidentemente non si producono da sole.
Pertanto l’appello rivolto dai residenti al Comune è di mantenere quanto più possibile pulito il corso d’acqua, ma, soprattutto, prima di eliminare lo scempio, un accorato invito va a coloro che, buttando i loro rifiuti, contribuiscono a inquinare il ruscello. Benedetto iddio: quando vengono portati i contenitori con le piantine in campagna sono pieni di terriccio e, pertanto, più pesanti; costa tanto riportarli a casa e gettarli tra i relativi rifiuti domestici? Considerando anche che la tassa sullo smaltimento si paga e che, tra l’altro, bonificare dalle zozzerie una qualsiasi area implica un ulteriore dispendio di risorse economiche.