Addio a Sofia Corradi, la “mamma Erasmus” che insegnò all’Europa a conoscersi

È morta a Roma la professoressa che sognò un continente unito dallo studio e dall’amicizia tra giovani. Il suo progetto, nato da un’idea semplice e rivoluzionaria, ha cambiato la vita di milioni di studenti

Se n’è andata nella notte, a Roma, la città dove era nata e aveva studiato, Sofia Corradi, la donna che più di ogni altra ha contribuito a costruire una generazione di europei senza confini. Aveva dedicato la vita all’educazione, alla ricerca, e soprattutto a un sogno: permettere ai giovani di imparare il mondo, viaggiando e conoscendosi. Oggi quel sogno ha un nome che tutti conoscono – Erasmus – e dietro quel nome c’è la sua visione, la sua tenacia, il suo sorriso.

Energia e generosità

Energia e generosità

A darne notizia è stata la famiglia, ricordandola come una donna “di grande energia e generosità intellettuale ed affettiva”. Un ritratto che restituisce perfettamente lo spirito con cui Corradi, docente di Scienze dell’Educazione all’Università Roma Tre, ha attraversato la sua lunga carriera accademica e umana. Fulbright scholar e vincitrice di una borsa di studio alla Columbia University, Sofia Corradi aveva conseguito un Master in Comparative Law alla Graduate School of Law di New York. Laureata in Giurisprudenza con lode alla Sapienza, aveva poi dedicato la sua ricerca a un tema che sarebbe diventato la bussola di tutta la sua vita: il diritto allo studio come diritto umano fondamentale. Lo fece negli anni in cui studiare significava anche credere nella possibilità di cambiare il mondo, lavorando presso la Commissione per i Diritti Umani dell’Onu, l’Accademia di Diritto Internazionale dell’Aja e la London School of Economics.

I giovani e l’Europa

Fu proprio da quell’esperienza internazionale che nacque l’intuizione destinata a fare storia. Negli anni Sessanta, Corradi comprese che l’Europa avrebbe potuto crescere solo se i suoi giovani avessero imparato a conoscersi di persona, a vivere insieme, a scoprire che le differenze culturali non dividono ma arricchiscono. Da quella visione prese forma, molti anni dopo, il programma Erasmus, oggi simbolo di un’Europa aperta e solidale, che ha coinvolto milioni di studenti e dato vita a amicizie, amori, progetti e nuove identità europee. Sofia Corradi, per tutti “la mamma Erasmus”, non fu solo una studiosa ma una pioniera di umanità e di pensiero. La sua lezione più grande resta quella che non si impara nei libri: la conoscenza come ponte, non come barriera.

Valigia di libri e sogni

Oggi l’Europa la saluta con gratitudine. E ogni volta che uno studente partirà con una valigia piena di libri e di sogni, un po’ di quella energia, di quella generosità e di quella visione continueranno a viaggiare con lui.

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