Ha gestito per quasi quindici anni i settori chiave del Comune di Vibo Valentia, diventando una figura centrale – e spesso solitaria – della macchina amministrativa. In un ente segnato dalla carenza di dirigenti e dai continui cambi politici, è stata il punto di riferimento per cinque sindaci e decine di assessori.
Adriana Teti, a tornto o a ragione, è stata la dirigente più amata e nello stesso tempo la più odiata. Ora, a un anno dalla pensione, rompe il silenzio: racconta a nodicalabria.it, nella rubrica Punto di Vista, il peso delle responsabilità, le pressioni subite, le determine firmate e poi ritirate, e cosa ha significato davvero reggere sulle proprie spalle un’intera amministrazione.