Troppi episodi di violenza a danno dei componenti della polizia penitenziaria e l’avv. Lia Staropoli, presidente dell’associazione ‘Condivisa – Sicurezza e Giustizia’ non esita a schierarsi al loro fianco, manifestando “incondizionata vicinanza al direttore del Carcere di Vibo Angela Marcello e al Segretario regionale del sindacato di polizia penitenziaria Sappe Francesco Ciccone”.
Situazione delicata
Situazione delicata
Una situazione delicata e che merita attenzione anche perché “l’encomiabile impegno quotidiano dei poliziotti penitenziari e dei direttori che operano all’interno delle carceri non può arginare carenze strutturali ataviche, come la mancanza di personale medico e di polizia, il problema del sovraffollamento, l’evidente incompatibilità con il carcere per alcuni detenuti che soffrono di patologie psichiche e fisiche che non possono essere curate in carcere. Il tutto – prosegue Lia Staropoli (foto sotto) – senza contare le strutture ormai fatiscenti, ambienti roventi d’estate e gelidi di inverno, che comportano una sofferenza costante per detenuti e poliziotti”.

Sicurezza a rischio
Stando così le cose “questi fattori – rimarca la presidente di ‘Condivisa’ – enfatizzano la disperazione dei detenuti con patologie psichiatriche e comportano uno stato di agitazione tale da originare condotte aggressive o di autolesionismo. Ormai si susseguono le notizie di suicidi in cella e di gravi aggressioni nei confronti dei poliziotti. Un solo poliziotto chiamato a tenere sotto controllo un intero reparto – conclude – non può operare in condizioni di sicurezza servono misure straordinarie e urgenti”.