“La scelta da parte del governo di non rinnovare “Decontribuzione Sud” necessita di un adeguato contrappeso normativo che prenda il posto, migliorandola ulteriormente, di una misura che, numeri alla mano è stata determinante perché il sistema produttivo del Mezzogiorno reggesse alle drammatiche crisi economiche e finanziarie degli ultimi anni, garantendo occupazione e crescita della forza lavoro nelle aree più fragili del Paese”.
E’ quanto sostiene Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria. “Per questo motivo e con puro spirito propositivo, il sistema confindustriale calabrese rilancia l’esigenza – evidenzia Ferrara – di adeguare il panorama degli strumenti a sostegno delle imprese meridionali con una misura che sia a tutti gli effetti di perequazione sociale, che sia capace di continuare a intervenire sul gap infrastrutturale e della qualità dei servizi pubblici essenziali, temi che in Calabria risultano tanto attuali quanto impattanti sulle le condizioni di base in cui le imprese locali si trovano a operare”.
E’ quanto sostiene Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria. “Per questo motivo e con puro spirito propositivo, il sistema confindustriale calabrese rilancia l’esigenza – evidenzia Ferrara – di adeguare il panorama degli strumenti a sostegno delle imprese meridionali con una misura che sia a tutti gli effetti di perequazione sociale, che sia capace di continuare a intervenire sul gap infrastrutturale e della qualità dei servizi pubblici essenziali, temi che in Calabria risultano tanto attuali quanto impattanti sulle le condizioni di base in cui le imprese locali si trovano a operare”.
Un messaggio chiaro e forte alla politica che di fronte a problematiche di questo tipo molto spesso non gioca mai d’anticipo.
“La misura annunciata per succedere a “Decontribuzione Sud” può annoverare tra i suoi fattori positivi la previsione di una durata fino al 2029, circostanza che permette una pianificazione degli investimenti in forza lavoro. Tuttavia, il nuovo intervento dovrà caratterizzarsi per essere di facile accesso e utilizzo, nonché cumulabile con altri incentivi e connesso proprio alla componente lavoro e al necessario innalzamento delle relative competenze. In più, l’auspicio – conclude il presidente di Unindustria – è che il negoziato con l’Europa porti alla definizione della misura a decorrere già dal 1° gennaio prossimo, così da non interrompere il sostegno alle imprese”.