Tutto è pronto al Museo delle Arti (Marca) di Catanzaro per accogliere una grande mostra dedicata ad Alessandro Russo, artista calabrese tra i più interessanti del panorama contemporaneo. L’esposizione, intitolata “Alessandro Russo. Opere 1990–2025”, aprirà ufficialmente sabato 3 maggio 2025 e offrirà ai visitatori un’ampia retrospettiva che attraversa trentacinque anni di attività pittorica, tra tradizione e sguardo sul presente.
L’inaugurazione sarà preceduta, alle ore 17, da una conferenza stampa che vedrà la partecipazione di importanti esponenti del mondo istituzionale, culturale e giornalistico. In collegamento da Milano interverrà il curatore della mostra, Marco Meneguzzo, figura autorevole della critica d’arte italiana. Saranno presenti, tra gli altri, Wanda Ferro, sottosegretario di Stato per l’Interno, il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, il giornalista Rai Francesco Brancatella, e l’ex presidente dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro Aldo Costa. A moderare l’incontro sarà il capo Ufficio stampa Luigi Stanizzi.
Numerose le autorità e le personalità che hanno confermato la propria partecipazione: il presidente del Consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso, il presidente della Provincia di Catanzaro Amedeo Mormile, il vicepresidente Francesco Fragomele, l’assessore alla Cultura del Comune di Catanzaro Donatella Monteverdi, insieme a imprenditori, collezionisti e operatori culturali. Tra questi, il presidente della Banca Centro Calabria Giuseppe Spagnuolo, lo scultore e collezionista Luigi Verrino, e il presidente della Fondazione Rocco Guglielmo, storico sostenitore dell’artista. Attesi anche rappresentanti della stampa, tra cui Emanuele Bertucci, Rosita Mercatante, Tea Mancuso e Lello Nisticò. Invitato d’onore, il Prefetto di Catanzaro Castrese De Rosa.
Nel catalogo ufficiale della mostra, pubblicato in edizione bilingue da Cimorelli Editore, il curatore Marco Meneguzzo firma un saggio dal titolo “Tra capricci e vedute”, in cui scrive: “L’esposizione di Alessandro Russo assomma in sé le caratteristiche del vedutista e del pittore della vita moderna: con una pittura dichiaratamente tradizionale, memore delle fantasie settecentesche dei capricci come delle impressioni di vita cittadina dei post-impressionisti. Ne esce una sorta di pittura di genere del nuovo Millennio, che dimostra quanto i grandi temi dell’arte siano sempreverdi, oltre ogni innovazione tecnologica”.
Il volume raccoglie inoltre testi critici di importanti studiosi che, dagli anni Ottanta a oggi, hanno seguito e interpretato il lavoro di Russo: Andrea Cefaly, Ugo Moretti, Andrea La Porta, Tommaso Paloscia, Giancarlo Chielli, Rosario Pinto, Gianluca Marziani, Roberto Borghi, Elisabetta Longari, Alessandro Riva, Antonio Carnevale, Vittoria Coen, Marco Di Capua, Marco Marinacci, Paolo Sciortino. L’apparato scientifico e biografico è curato da Emanuela Russo, con approfondimenti sui diversi cicli pittorici che compongono l’universo visivo dell’artista.
Attraverso questa antologica, Alessandro Russo conferma la vitalità di una pittura che affonda le radici nella memoria, ma che sa parlare con forza al presente. Un linguaggio visivo che continua a offrire chiavi di lettura autentiche per comprendere la complessità del nostro tempo.