All’Università di Catanzaro borse di studio per gli studenti palestinesi

Il progetto nazionale prevede 97 borse di studio, dell'importo di circa 12.000 euro annui ciascuna, messe a disposizione da 35 atenei

L’Università Magna Graecia di Catanzaro è tra i 35 atenei che partecipano al grande progetto nazionale “Iupals – Italian Universities for Palestinian Students”.

Un’iniziativa ideata dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) e realizzata in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), il Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) e il Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme.

Il progetto prevede 97 borse di studio, dell’importo di circa 12.000 euro annui ciascuna, messe a disposizione da 35 università italiane per studentesse e studenti palestinesi residenti nei Territori Palestinesi, interessati a frequentare un intero ciclo di studi universitari (laurea triennale, laurea magistrale o laurea a ciclo unico) in Italia.

“Accogliere i giovani e permettergli di crescere è la nostra missione – ha affermato il rettore dell’Università Magna Graecia di Catanzaro Giovanni Cuda – e l’Università Magna Graecia vuole rappresentare un luogo di cultura, inclusione e pace. Siamo contenti di far parte di questo importante progetto che trasforma la vocazione internazionale del sistema universitario in un ponte per la speranza e per il futuro dei giovani palestinesi”.

“Questo progetto – ha dichiarato la delegata del rettore all’Internazionalizzazione dell’Umg Paola Roncada – è il simbolo della solidarietà dell’Università che si trasforma in una significativa occasione di formazione e crescita. Saremo lieti di accoglie nel nostro ateneo un giovane o una giovane palestinese. Sul sito istituzionale di ateneo è disponibile il bando consultabile al seguente link https://web.unicz.it/it/page/profilo-studenti-internazionali che consentirà anche allo studente o alla studentessa palestinese che si aggiudicherà la borsa di studio di avere accesso gratuitamente ad un corso di italiano”. (ansa)

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