Sono stati presentati nella sala del chiostro San Domenico i risultati finali del progetto “Come sta la tua memoria? Prevenzione e screening”. Il progetto è nato in collaborazione tra Comune di Lamezia Terme, Sistema Bibliotecario Lametino, Associazione Open Space-Associazione Culturale e Auser provinciale area Catanzaro. Molteplici le attività portate avanti tra cui uno screening cognitivo, la realizzazione di un Biblo point, incontri con studenti e attività di sensibilizzazione rivolti alla comunità. I risultati del progetto constano di 316 persone che hanno svolto screening cognitivo, di cui 88.9% hanno un disturbo soggettivo di memoria e il 54.3% di essi ha un disturbo di memoria confermato dai familiari.
Screening gratuito
Screening gratuito
“Il progetto aveva come primo punto quello di sottoporre alla popolazione della provincia di Catanzaro per il momento degli screening cognitivi, completamente gratuiti perché tra le altre cose il progetto è finanziato dalla Regione Calabria ed era circoscritto alla provincia di Catanzaro – ha detto Antonio Laganà, presidente dell’associazione ricerca neurogenetica -. Questo è il primo di altri progetti che speriamo possano essere finanziati e realizzati e che oltre allo screening prevedeva una serie di altre attività.”
Controlli su persone di 69 anni
L’alzheimer è una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce il cervello, rappresentando la forma più comune di demenza. Si stima che, a livello globale, oltre 55 milioni di persone convivano con questa malattia, un numero destinato a raddoppiare nei prossimi decenni a causa dell’invecchiamento della popolazione. L’età media dei soggetti che nelle dieci città del comprensorio catanzarese hanno effettuato gli screening è di 69 anni. A 27 persone è stato suggerito un approfondimento successivo specialistico a cui si collegano le proposte di percorsi terapeutici di tipo psicologico e psicoterapeutico e una campagna di ascolto.
Patologia e cause
Essere affetto da alzheimer vuol dire arrivare a perdere la capacità di riconoscere familiari e amici; avere difficoltà nel linguaggio e nella comprensione; sperimentare cambiamenti di personalità e comportamenti aggressivi; diventare incapaci di svolgere attività quotidiane. Le cause dell’alzheimer non sono ancora completamente comprese, ma esistono fattori genetici, ambientali e di stile di vita che aumentano il rischio. La diagnosi precoce è fondamentale per rallentare la progressione della malattia.
Attualmente, non esiste una cura definitiva per l’alzheimer, ma alcuni farmaci aiutano a gestire i sintomi.
L’alzheimer è una delle maggiori sfide mediche e sociali del nostro tempo, con implicazioni che vanno ben oltre il singolo individuo, coinvolgendo famiglie e intere comunità. Gli sforzi congiunti nella ricerca, iniziative di screening e supporto nella diagnosi precoce sono fondamentali per affrontare questa malattia con dignità e speranza.