Festa grande, stamattina, al plesso scolastico di Arena, facente parte del comprensivo Acquaro – Soriano, dove, dopo oltre 40 anni di attività, sono arrivate alla meritata quiescenza ben 3 maestre, “faro di vita” per almeno altrettante generazioni di alunni: nonne, mamme e figli accomunati da un’unica – triplice fonte di istruzione. A essere festeggiate per il conquistato pensionamento sono le docenti Lella Calabrese, Rosa Bono e Franca Siciliano, che hanno dedicato oltre otto lustri della loro vita nella scuola del centro montano, a partire dalla metà degli’80 fino a oggi.
Pertanto, presenti gli alunni, gli altri docenti e i genitori, la comunità arenese ha sentito il dovere civico di ringraziare le tre docenti, tributando loro una grandiosa festa, per la passione, la tenacia e l’impegno speso nella loro missione, di cultura e sapere, di “vecchio stampo, quando ancora, forse, almeno agli inizi della carriera, gli alunni potevano essere “rimproverati” senza che gli insegnanti dovessero temere di subire a loro volta “rimproveri” dai genitori. Non che negli ultimi tempi ne abbiano subito, sicuramente, e, anche per questa ragione, una piccola comunità come quella di Arena ha saputo certamente apprezzare i frutti di tale attività educativa, ispirata a valori di altri tempi, e dei tempi moderni.
Un impegno profuso in prima persona
Le maestre, infatti, hanno saputo come rimanere al passo con i tempi, riuscendo a trasmettere molto più che leggere, scrivere e fare i conti, essendo state impegnate in una vera e propria missione educativa, ispirate ai valori del vivere civile, ascolto, fiducia, rispetto per sé stessi e per gli altri, e per aver contribuito alla crescita di generazioni di bambini, anche con un impegno straordinario, profuso in prima persona allorquando è occorso salvaguardare la scuola per carenza di numeri: segno, quest’ultimo, di attaccamento e amore verso i piccoli alunni e verso la comunità, nella consapevolezza del fatto che se viene meno la scuola viene meno l’anima di un piccolo centro.
Pertanto un grazie alle maestre è stato rivolto in molti intervenuti, per tutto quello che hanno dato nel loro lavoro, per dare una scuola che ha camminato di pari passo con la famiglia, per accompagnare nuove generazioni verso la vita. Ora si godano la quiescenza, scandendo il tempo libero come meglio preferiscono, coltivando le loro passioni e continuando, nei limiti delle possibilità, a rendersi utili alla scuola, alla comunità e alla società in generale.