Arrestato a Messina l’ex deputato e primario Stagno d’Alcontres: mazzette, interventi privati e 31 indagati

Ai domiciliari il chirurgo plastico del Policlinico “G. Martino”. Contestate concussione, corruzione e truffa. Coinvolti medici, imprenditori e operatori sanitari. Sequestri per oltre 57 mila euro

È finita stamattina agli arresti domiciliari la carriera pubblica di Francesco Stagno d’Alcontres, 70 anni, noto chirurgo plastico, ex parlamentare e fino a luglio direttore dell’Unità operativa complessa di Chirurgia plastica del Policlinico “G. Martino” di Messina. Il provvedimento, firmato dal gip Salvatore Pugliese su richiesta della Procura guidata da Antonio D’Amato, ipotizza nei suoi confronti un ventaglio di reati pesantissimo: concussione, corruzione, induzione indebita e truffa. Secondo l’accusa, Stagno d’Alcontres avrebbe chiesto mazzette per migliaia di euro a case farmaceutiche e aziende di dispositivi medici, in cambio del suo via libera alle forniture per il reparto. Il chirurgo avrebbe inoltre eseguito numerosi interventi privati non dichiarati in studi di Messina e provincia. A notificare l’ordinanza sono stati i Carabinieri e la Guardia di finanza. Le condotte contestate coprono il periodo maggio 2024 – gennaio 2025.

Le sponsorizzazioni “obbligate” 

Le sponsorizzazioni “obbligate” 

Il primario, approfittando del ruolo di pubblico ufficiale e del potere sugli appalti dell’Azienda Ospedaliera Universitaria, avrebbe convinto – in alcuni casi minacciato – le aziende fornitrici a finanziare un congresso di chirurgia plastica da lui coordinato come responsabile scientifico. L’evento, tenuto lo scorso anno in una nota località turistica dei Peloritani, avrebbe fruttato oltre 700 mila euro tra sponsorizzazioni, iscrizioni e cene sociali, secondo la documentazione analizzata dalla Procura.

L’inchiesta più ampia: 31 indagati

L’indagine, condotta dalla Guardia di finanza e coordinata dalla procuratrice aggiunta Rosa Raffa insieme alle sostitute Giorgia Spiri e Anna Maria Arena, si inserisce in una verifica più ampia sulle forniture sanitarie e sulle attività esterne dei medici cittadini. Il numero degli indagati è già arrivato a 31, tra camici bianchi, imprenditori del settore farmaceutico, infermieri e operatori sanitari.

Le misure interdittive: Fazio e Alì sospese

Il gip ha inoltre disposto il divieto di esercitare la professione per un anno per la dirigente medica Antonina Fazio e per l’ostetrica Cristina Alì. Per Fazio e Stagno d’Alcontres viene ipotizzata una truffa ai danni del Policlinico, poiché avrebbero svolto attività privata nonostante il regime di esclusività. Per Alì si contesta invece l’esercizio abusivo della professione: pur essendo ostetrica, avrebbe assistito Stagno d’Alcontres come infermiera di sala operatoria in numerosi interventi privati. Al chirurgo è stata contestata anche la truffa aggravata ai danni dello Stato, per aver falsificato la rilevazione delle presenze in ospedale al fine di assentarsi e svolgere attività privata.

I sequestri effettuati

Contestualmente sono stati eseguiti due sequestri preventivi: 48 mila euro a Stagno d’Alcontres, come presunti proventi delle condotte corruttive e delle assenze indebite dal Policlinico; 9.700 euro a Fazio, equivalenti all’indennità di esclusività percepita ma – secondo l’accusa – non rispettata. L’inchiesta, già definita dagli inquirenti come una delle più vaste degli ultimi anni sulla sanità messinese, è solo all’inizio.

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