Arte, storia, natura e sapori locali: Nardodipace celebra il Megalithos Festival 3.0

Il borgo ha animato il Megalithos Festival con escursioni lungo l’antico sentiero del vecchio abitato, racconti sulle leggende dei Pelasgi, laboratori di tradizioni locali e un percorso tra i megaliti e le opere di Pietro Cascella

L’amministrazione comunale di Nardodipace prosegue con determinazione il rilancio turistico del territorio, convinta che l’area delle Serre, e in particolare Nardodipace, abbia molto da offrire ai visitatori, ma che sia fondamentale far conoscere questa straordinaria offerta.

Grandi appuntamenti

Grandi appuntamenti

Quest’anno il “Megalithos Festival 3.0”, rassegna di promozione turistica giunta alla terza edizione e dedicata alla diffusione dell’immagine e della conoscenza dei Megaliti di Nardodipace e dell’antico borgo del vecchio abitato, ha offerto eventi di grande rilevanza. L’amministrazione comunale, la Pro Loco di Nardodipace e l’associazione APS Cassari – Credere per Crescere, insieme a numerosi altri partner, hanno collaborato fin dai primi giorni di agosto per garantire il successo di ogni manifestazione, culminando ieri con l’edizione autunnale del Megalithos, realizzata in sinergia anche con l’associazione “APS Altri Orizzonti” di Reggio Calabria.

Le opere di Pietro Cascella

In una giornata meravigliosa, l’evento di ieri ha visto la partecipazione di tantissimi escursionisti della “APS Altri Orizzonti”, nonché di altre associazioni amanti della natura, provenienti da quasi tutte le province calabresi, con particolare riguardo a Reggio Calabria, e con un programma ricco di cultura, tradizioni e gastronomia. Alle 11, il folto gruppo di visitatori, accompagnato dal sindaco, Romano Loielo, e dal presidente del Consiglio comunale, Piero Tassone, ha potuto visitare le straordinarie opere di Pietro Cascella presenti nella chiesa di Nardodipace capoluogo, per poi dirigersi verso i due siti dei Megaliti, dove, grazie ai puntuali racconti dell’esperta guida turistica Graziella Carè, ha potuto immergersi nell’affascinante leggenda del mondo dei Pelasgi, autori delle opere granitiche che da circa seimila anni campeggiano sul monte Palella di Nardodipace.

Vecchio abitato

L’escursione è proseguita per circa tre chilometri alla volta del vecchio abitato, passando per l’antico sentiero che si snoda nei boschi e realizzato almeno due secoli fa dagli abitanti del vecchio borgo per potersi recare al pianoro di Ciano, ove sorge, attualmente, la Sede Comunale e sino agli anni cinquanta meta di pascolo estivo degli allevatori locali. La Pro Loco, con la collaborazione dell’APS Cassari e di numerosi cittadini, ha accolto le decine di escursionisti al vecchio abitato con musica tradizionale, degustazione di prodotti tipici locali, dolci e un’abbondante castagnata. Nardodipace ha tanto da offrire: è un mondo tutto da scoprire, immerso in una natura ancora incontaminata, in grado di allietare gli animi dei visitatori e di farli sentire a stretto contatto con la natura, le tradizioni contadine, le antiche leggende e la grande umanità e accoglienza che caratterizzano la popolazione locale.

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