Autismo, non basta una giornata per vincere l’indifferenza

Il Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Calabria invita a non spegnere mai riflettori

<Non basta una giornata per allontanare lo “spettro”, ma serve una giornata per sentirci più vicini a chi in quello spettro ci vive, gioca e cresce. Serve a farci avvertire maggiore consapevolezza e quel senso di responsabilità utile al coinvolgimento dell’intera società in progetti e percorsi che portino chi soffre del disturbo del neuro sviluppo a sentirsi persone come tutte le altre>.

 E’ quanto sostiene Ernesto Siclari,  Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Calabria che interviene proprio nel giorno in cui l’Assemblea generale dell’Onu celebra la giornata mondiale sull’autismo. Un modo come un altro per non perdere di vista l’attenzione sui diritti delle persone che ricadono nello spettro autistico. <Negli ultimi anni è aumentata la percentuale dei bambini che presentano questo disturbo e ciò sottolinea la necessità di interventi di politica sanitaria, educativa e sociale utili a incrementare i servizi e le attività di supporto alle famiglie e alle associazioni. Gli interventi hanno come finalità la tutela della salute, il miglioramento delle condizioni di vita e l’inserimento nella società delle persone col disturbo. La Regione Calabria – sottolinea Siclari – negli ultimi anni ha dimostrato di avere a cuore queste finalità e in collaborazione con le associazioni e con i familiari delle persone autistiche ha operato per realizzare iniziative specifiche volte a dare vita a percorsi di inclusività lavorativa e a trattamenti necessari a garantire progetti di vita autonoma e indipendente. Abbiamo investito importanti risorse, realizzando progetti capaci sulla carta di mettere la nostra regione in linea con le altre, con l’obiettivo di rafforzare i servizi e pianificare un miglioramento sensibile della qualità della vita dei soggetti più fragili>.

 E’ quanto sostiene Ernesto Siclari,  Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Calabria che interviene proprio nel giorno in cui l’Assemblea generale dell’Onu celebra la giornata mondiale sull’autismo. Un modo come un altro per non perdere di vista l’attenzione sui diritti delle persone che ricadono nello spettro autistico. <Negli ultimi anni è aumentata la percentuale dei bambini che presentano questo disturbo e ciò sottolinea la necessità di interventi di politica sanitaria, educativa e sociale utili a incrementare i servizi e le attività di supporto alle famiglie e alle associazioni. Gli interventi hanno come finalità la tutela della salute, il miglioramento delle condizioni di vita e l’inserimento nella società delle persone col disturbo. La Regione Calabria – sottolinea Siclari – negli ultimi anni ha dimostrato di avere a cuore queste finalità e in collaborazione con le associazioni e con i familiari delle persone autistiche ha operato per realizzare iniziative specifiche volte a dare vita a percorsi di inclusività lavorativa e a trattamenti necessari a garantire progetti di vita autonoma e indipendente. Abbiamo investito importanti risorse, realizzando progetti capaci sulla carta di mettere la nostra regione in linea con le altre, con l’obiettivo di rafforzare i servizi e pianificare un miglioramento sensibile della qualità della vita dei soggetti più fragili>.

Serve uno sforzo ulteriore, secondo il Garante dei diritti delle persone con disabilità, <una maggiore forma di collaborazione e sinergia tra gli enti che operano alla messa in atto di progetti e servizi, ma serve anche un coinvolgimento emotivo e funzionale alle strategie di condivisione, una presa d’atto reale della condizione di chi vive dentro quel “guscio ovattato” e che non può essere lasciato solo>. <Dunque, puntiamo pure i riflettori oggi su questa particolare disabilità su cui la scienza dovrà dirci ancora tanto, ma non facciamolo solo per questo 2 aprile, perché illuminare di blu (il colore dell’autismo) i principali monumenti delle nostre città serve a poco se già da domani i riflettori della nostra attenzione saranno di nuovo spenti e quello “spettro” si ritroverà di nuovo nella penombra di una fredda indifferenza>.

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