Auto incendiata a Bivona, la Cgil al fianco della dirigente Santoro: attacco alla legalità

Il sindacato: la risposta non può essere il silenzio o la routine della condanna di circostanza. Serve una presa di posizione forte

Cgil Area Vasta, Fp Area Vasta Cgil ed Rsu FP Cgil del Comune di Vibo Valentia esprimono incondizionata solidarietà alla dirigente Claudia Santoro, la cui autovettura è stata incendiata a Bivona in un gesto che, al netto delle indagini in corso, ha tutte le caratteristiche dell’intimidazione dolosa.

“Quanto accaduto non può essere derubricato a fatto isolato né ad un atto vandalico: è un attacco che richiama scenari che la città di Vibo e la Calabria intera faticano a lasciarsi alle spalle: la pressione, spesso silenziosa e subdola, esercitata su chi ricopre ruoli pubblici delicati, su chi fa rispettare le regole, su chi – come la dottoressa Santoro – lavora ogni giorno con rigore e trasparenza in settori strategici come il bilancio e il personale”, si legge nella nota di Cgil Area Vasta, Fp Cgil Area Vasta ed Rsu FP Cgil del Comune di Vibo.

“Quanto accaduto non può essere derubricato a fatto isolato né ad un atto vandalico: è un attacco che richiama scenari che la città di Vibo e la Calabria intera faticano a lasciarsi alle spalle: la pressione, spesso silenziosa e subdola, esercitata su chi ricopre ruoli pubblici delicati, su chi fa rispettare le regole, su chi – come la dottoressa Santoro – lavora ogni giorno con rigore e trasparenza in settori strategici come il bilancio e il personale”, si legge nella nota di Cgil Area Vasta, Fp Cgil Area Vasta ed Rsu FP Cgil del Comune di Vibo.

Attacco alla legalità

“Colpire un dirigente pubblico significa tentare di indebolire il principio stesso di legalità e buona amministrazione. Colpire un pezzo piccolo, ma ugualmente importante dello Stato che nella Pubblica amministrazione si manifesta – si legge ancora nella nota- significa mettere sotto scacco la serenità di un’intera macchina comunale, intimidire chi ha la responsabilità di far funzionare l’ente al servizio dei cittadini”.

“Di fronte a tutto questo, la risposta non può essere il silenzio o la routine della condanna di circostanza. Serve una presa di posizione forte, coesa e collettiva da parte delle istituzioni, delle organizzazioni sindacali, del mondo politico e civile. È necessario ribadire con forza che nessuna intimidazione può piegare la schiena di chi svolge con integrità il proprio lavoro, che chi colpisce un dirigente colpisce tutta la comunità democratica”, si legge ancora.

“A Claudia Santoro va non solo la nostra vicinanza umana, ma anche il riconoscimento per la professionalità e l’equilibrio con cui ha sempre operato, anche nei momenti più complessi. Le siamo accanto, come sindacato e come lavoratori pubblici, con l’impegno a tutelare ogni spazio di legalità e a sostenere chi lavora, ogni giorno, con senso del dovere e coraggio – conclude la nota -. Chiediamo che venga mantenuta alta l’attenzione da parte delle autorità e che venga garantito a tutti i dipendenti del Comune di Vibo Valentia un contesto di piena sicurezza, tutela e libertà. Il servizio pubblico non può e non deve mai essere lasciato solo”.

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