Autonomia differenziata, Amalia Bruni: contrasta i principi di equità e solidarietà

Il Pd scende in campo: manifestazione pubblica lunedì 8 a Lamezia Terme alla presenza dei vertici del partito

<L’Autonomia differenziata minaccia l’unità nazionale, creando disparità tra regioni e cittadini di serie A e B. È inaccettabile che i servizi essenziali, come sanità, istruzione e trasporti, possano essere gestiti con standard diversi a seconda della regione di residenza, penalizzando ulteriormente le aree già svantaggiate e aumentando le disuguaglianze sociali ed economiche. Questa riforma contrasta i principi di equità e solidarietà della Repubblica, concentrando risorse nelle regioni ricche e aumentando il divario Nord-Sud. È fondamentale bloccare la funzionalità dell’Autonomia differenziata per rafforzare l’unità nazionale e garantire uguali diritti e opportunità a tutti i cittadini, costruendo un’Italia più giusta e solidale>.

È quanto afferma la consigliera regionale Amalia Bruni, vice presidente della commissione Sanità in consiglio regionale della Calabria che introdurrà i lavori dell’iniziativa pubblica organizzata dal Partito democratico in Consiglio regionale dal titolo “Autonomia Differenziata: fermiamola!”.
L’appuntamento è per lunedì 8 luglio alle 18.30 nel Chiostro San Domenico a Lamezia Terme.
A discutere di Autonomia differenziata – dopo i saluti del gruppo regionale democrat affidati al consigliere Franco Iacucci e l’introduzione della consigliera Amalia Bruni – ci saranno la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, collegata in remoto, e l’ex presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero tra i primi a cogliere fino in fondo l’urgenza di contrastare l’Autonomia differenziata e i pericoli conseguenti ad una effettiva entrata in vigore, soprattutto per le regioni del Sud.
A portare il proprio contributo al dibattito: il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita; don Giacomo Panizza, fondatore di “Progetto Sud”; Giovanni Oliverio, studente della facoltà di Medicina; il deputato Riccardo Tucci; il deputato Nico Stumpo; il segretario regionale di Sinistra Italiana, Fernando Pignataro e il segretario regionale del Pd, Nicola Irto.

Ma che l’autonomia differenziata non può avere appartenenze politiche lo dimostra anche il fermento che il movimento sta suscitando. Oggi Mario Oliverio, ex presidente della Regione, ha divulgato i promotori del referendum contro l’autonomia differenziata. Un modo come un altro che dire: io ci sono e sono al vostro fianco.

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