Autonomia differenziata, preoccupazione anche dai vescovi calabresi: mina il principio di solidarietà

Ferma presa di posizione della Conferenza episcopale calabra che boccia il disegno legge approvato qualche giorno fa in Senato

I vescovi della Calabria, nel corso della riunione della Conferenza episcopale regionale, presieduta dall’Arcivescovo di Reggio-Bova, monsignor Fortunato Morrone, hanno espresso <grande preoccupazione per il disegno di legge sull’autonomia differenziata approvato in Senato nei giorni scorsi>. Secondo i presuli calabresi, riferisce un comunicato, <il provvedimento, che trasferisce alcune funzioni agli enti locali, rischia di diventare motivo di ulteriore divario tra Sud e Nord e tra aree sviluppate e regioni più povere, minando il principio di unità e solidarietà e compromettendo il diritto alla salute, all’istruzione e l’accesso ai servizi essenziali che lo Stato dovrebbe garantire in forma eguale a tutti i cittadini>.

La determinazione dei Livelli essenziali di prestazione (Lep), prevista dal disegno di legge, ricorda l’esperienza fallimentare dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) che, come è facilmente riscontrabile, non hanno assicurato un’uniformità del Servizio sanitario nazionale. <Queste misure, invece – hanno affermato ancora i vescovi – vengono presentate come utili soltanto per giustificare una formale uguaglianza di trattamento, ma in verità coprono un’inaccettabile disparità che ricorda la famosa espressione orwelliana ‘alcuni sono più uguali degli altri>.

La determinazione dei Livelli essenziali di prestazione (Lep), prevista dal disegno di legge, ricorda l’esperienza fallimentare dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) che, come è facilmente riscontrabile, non hanno assicurato un’uniformità del Servizio sanitario nazionale. <Queste misure, invece – hanno affermato ancora i vescovi – vengono presentate come utili soltanto per giustificare una formale uguaglianza di trattamento, ma in verità coprono un’inaccettabile disparità che ricorda la famosa espressione orwelliana ‘alcuni sono più uguali degli altri>.

© Riproduzione riservata

Ti Potrebbe Interessare

Da più parti, nei giorni immediatamente successivi al decesso della donna, sono giunti da diverse componenti della società civile appelli per fare piena luce sulla vicenda
A loro giudizio, Antonio Bellocco viveva a Milano nel pieno rispetto delle regole civili
Tra Savelli e Marinella continua a galleggiare di tutto tra la delusione e l’amarezza di quanti ancora si trovano sulle spiagge

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Vibo Valentia n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019. Direttore Responsabile: Nicola Lopreiato
Noi di Calabria S.r.L. | P.Iva 03674010792