“La decisione della Corte costituzionale che ha parzialmente accolto i ricorsi delle quattro Regioni guidate dal centrosinistra (Campania, Puglia, Sardegna e Toscana) che hanno impugnato la legge Calderoli, considerando illegittime alcune disposizioni conferma che la rotta di questo Governo è completamente errata e ribadisce che l’Italia è una e indivisibile, che la solidarietà è alla base di questo Paese anche se c’è chi vorrebbe cancellare con un colpo di spugna la storia repubblicana”.
Il già consigliere regionale Luigi Tassone prende posizioni sull’autonomia differenziata sottolineando “le disastrose conseguenze per il Mezzogiorno che sarebbero derivate da una piena applicazione della legge”.
Il già consigliere regionale Luigi Tassone prende posizioni sull’autonomia differenziata sottolineando “le disastrose conseguenze per il Mezzogiorno che sarebbero derivate da una piena applicazione della legge”.
“Il Sud – sostiene l’esponente del Pd – è stato dimenticato dal Governo nazionale, ma – cosa ancor più grave – è stato abbandonato da quei presidenti, come Roberto Occhiuto, che si sono allineati rispetto alle posizioni dei partiti non badando al proprio territorio ed alla propria comunità. Occhiuto aveva preferito gli ordini di scuderia rispetto ai calabresi e poco valgono quei successivi e poco credibili distinguo pronunciati quando ormai era troppo tardi”.
Tassone insiste nel suo attacco ritenendo “negativa l’azione di Occhiuto tanto dal punto di vista dei risultati che sono stati fallimentari quanto da quello delle posizioni politiche assunte che si sono tradotte in una cieca obbedienza alle imposizioni del centrodestra. Quel centrodestra – conclude Tassone – che si ricorda del Meridione e della sua gente solo in campagna elettorale non esitando a sferrare colpi mortali in tutto il resto del tempo. Quel centrodestra che è stato bocciato dalla Corte costituzionale e da tutta la comunità meridionale”.