Il 25 novembre è la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. A Lamezia si è realizzata un’iniziativa in collaborazione con Soroptimist, Fiamme Oro e Polizia di Stato con cui si è rinnovata la campagna permanente “questo non è amore”.
La violenza di genere è una delle forme più pervasive e gravi di violazione dei diritti umani, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, una donna su tre ha subito violenza almeno una volta nella vita, un dato che testimonia l’urgenza di intervenire con politiche efficaci e un cambiamento culturale.
La violenza di genere è una delle forme più pervasive e gravi di violazione dei diritti umani, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, una donna su tre ha subito violenza almeno una volta nella vita, un dato che testimonia l’urgenza di intervenire con politiche efficaci e un cambiamento culturale.
Il questore Linares
“Il patriarcato è una delle cause preminenti, è una cultura di base che è sicuramente trasversale a ceti, culture, quindi non è un problema di arretratezza e di ignoranza/ ha dichiarato il questore di Catanzaro Giuseppe Linares- perché purtroppo abbiamo manifestazioni di maltrattanti anche in soggetti acculturati, in ceti abbienti, c’è magari un’informazione errata che vorrebbe la violenza di genere essere soltanto vicina a situazioni di marginalità, la violenza di genere tocca tutti i ceti sociali”.
Oltre la sfera domestica
La violenza di genere comprende ogni atto di violenza che viene perpetrato contro una persona a causa del suo genere, con un impatto sproporzionato sulle donne. Queste forme di violenza non sono limitate alla sfera domestica ma si verificano anche nei luoghi di lavoro, nelle istituzioni educative e negli spazi pubblici. Secondo i dati del Viminale, in Italia, dal 1 gennaio a a oggi sono stati commessi 98 femminicidi e 51 donne sono state uccise dal loro partner o da un ex. Nello stesso periodo, nel 2023, risultavano 108 le vittime di femminicidio e 58 le donne assassinate dai loro compagni o ex.
Il dirigente Antonio Turi
“È un approccio multiattoriale quello che deve andare a contrastare la violenza contro le donne, approccio multiattoriale – ha detto il dirigente del commissariato di Lamezia Terme, Antonio Turu- che richiede l’impegno di tutti, da singoli cittadini ad associazioni, da istituzioni”. La violenza di genere è radicata in una cultura patriarcale che perpetua stereotipi e disuguaglianze. Fattori come la mancanza di educazione, la dipendenza economica e l’accettazione sociale di comportamenti violenti contribuiscono a mantenere il fenomeno.
Diritti e giustizia sociale
La violenza di genere non è un problema privato, ma una questione di diritti umani e giustizia sociale. È necessario un impegno collettivo per sradicare stereotipi e pregiudizi, costruendo una cultura basata sul rispetto e sull’uguaglianza. Solo così si potrà avere un futuro dove nessuna donna debba più vivere nella paura.