Beffa e umiliazione, i sindacati: gli eroi del Covid abbandonati dall’Asp

Dopo giorni di manifestazioni e trattative, gli infermieri e gli oss dell’Asp di Vibo denunciano una decisione che lascia senza lavoro la maggior parte del personale precario

“Dopo due giorni di trattative, incontri, manifestazioni e sit-in, quasi tutti gli Infermieri e gli oss dell’Asp di Vibo si sentono beffati ed umiliati. Con una fredda nota a firma della dirigente del Servizio Risorse Umane sono stati comunicati i nomi dei lavoratori che beneficeranno della seppur breve proroga di due mesi. I numeri sono impietosi: quattro oss su 15 e 13 infermieri su 25. Tutti gli altri, da domani, rimarranno a casa, senza lavoro”. Lo scrivono in un comunicato stampa i sindacati Fp Cgil, Fp Cisl, Fpl Uil, Nursing Up, Fials e Nursind.

Le organizzazioni sindacali proseguono: “Cosa sia successo non si riesce a capire. La nota non chiarisce quali criteri siano stati adottati per selezionare i ‘fortunati’ e lasciare fuori tutti gli altri. Una vergogna tutta vibonese: vengono mandati a casa senza neanche una spiegazione i famosi ‘eroi del Covid’ che hanno lavorato per 40 mesi, senza minimamente considerare gli effetti di questa scelta sui lavoratori e sui disservizi che ne conseguiranno”.

Le organizzazioni sindacali proseguono: “Cosa sia successo non si riesce a capire. La nota non chiarisce quali criteri siano stati adottati per selezionare i ‘fortunati’ e lasciare fuori tutti gli altri. Una vergogna tutta vibonese: vengono mandati a casa senza neanche una spiegazione i famosi ‘eroi del Covid’ che hanno lavorato per 40 mesi, senza minimamente considerare gli effetti di questa scelta sui lavoratori e sui disservizi che ne conseguiranno”.

L’area emergenza

La situazione, a giudizio dei sindacati, “appare particolarmente critica nell’area emergenza, fortemente decimata, e nel penitenziario, dove personale con oltre 36 mesi di servizio non verrà rinnovato in virtù delle scelte intraprese”.

Le organizzazioni sindacali, che in questi due giorni hanno dato il massimo per sostenere i lavoratori nella loro battaglia per la difesa del posto di lavoro, si dicono “sconcertate e sbalordite dalla decisione assunta dall’Asp. Questa posizione appare ancor più incomprensibile alla luce delle dichiarazioni rilasciate questa mattina dagli esponenti politici presenti al sit-in. Dopo aver incontrato uno dei commissari, all’uscita dalla sede dell’Asp, davanti alle telecamere, avevano infatti tranquillizzato i lavoratori, garantendo il rinnovo per tutti”.

“A questo punto, non appena possibile, tutti insieme continueremo la lotta al fianco dei lavoratori. Chiederemo un confronto urgente per comprendere le motivazioni che hanno portato a questa decisione. Investiremo della questione l’Asp e la Regione con l’obiettivo di raggiungere un risultato più importante del semplice rinnovo, ossia – concludono i sindacati – la stabilizzazione dei lavoratori precari, così come è già avvenuto in tutte le Asp e Aziende Ospedaliere della Calabria. Non c’è più tempo da perdere”.

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