Mattinata di lavoro intensa ieri alla Prefettura di Vibo Valentia, dove si è tenuta una riunione del Nucleo di supporto dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. A presiedere l’incontro, il prefetto Anna Aurora Colosimo, affiancata dai dirigenti della Prefettura, dalle Forze di polizia, dai rappresentanti dell’Amministrazione provinciale, dell’Azienda sanitaria provinciale e degli enti locali direttamente coinvolti nella gestione dei beni confiscati. Presente anche Giuliana Cosentino, dirigente della sede di Reggio Calabria dell’A.N.B.S.C., a conferma della sinergia tra l’Agenzia e il territorio.
L’impegno del Nucleo di Supporto e i risultati ottenuti
Nel corso della riunione, il prefetto Colosimo ha voluto esprimere il proprio apprezzamento per il lavoro svolto dal Nucleo di Supporto, che ha portato a concreti risultati, tra cui lo sgombero di diversi beni immobili definitivamente sottratti alla criminalità organizzata. Grazie a provvedimenti di confisca ormai definitivi, questi beni potranno essere restituiti alla collettività e destinati a finalità sociali o istituzionali.
Ma il lavoro non si ferma qui. Il prefetto ha ribadito l’importanza di un monitoraggio costante dei beni confiscati presenti nella provincia, affinché la loro gestione da parte degli enti assegnatari avvenga in maniera corretta e conforme alla normativa vigente. A tal fine, è stato deciso di intensificare l’azione di controllo con una serie di sopralluoghi nei vari comuni interessati, per individuare eventuali criticità e intervenire in modo tempestivo.
Sinergia tra istituzioni e prossimi obiettivi
Cosentino ha sottolineato la continua e proficua collaborazione tra l’A.N.B.S.C. e la Prefettura di Vibo Valentia, una sinergia fondamentale per garantire il buon esito delle procedure di assegnazione e supportare gli enti locali nella gestione dei beni confiscati.
Anche le Forze di polizia e gli enti locali coinvolti hanno confermato il loro pieno impegno nella gestione e nella tutela di questi beni, evidenziando l’importanza di una strategia condivisa per rendere effettivo il riutilizzo sociale e istituzionale degli immobili sottratti alla criminalità.
Durante la seduta, sono state inoltre adottate le determinazioni necessarie per la prosecuzione di quattro procedure in corso, che prevedono lo sgombero di altrettanti immobili e la successiva assegnazione agli enti che ne hanno fatto richiesta. Un passo ulteriore nella direzione della legalità e della restituzione di questi spazi alla comunità.