Con il rinvio a livello nazionale della scadenza per l’approvazione della Tari 2025 – posticipata a fine giugno – e con il consuntivo 2024 ancora in attesa di passaggio in giunta, il Consiglio comunale si è riunito per quello che potrebbe essere l’ultimo appuntamento del mandato legato ad atti amministrativi vincolanti. La seduta si è aperta con un minuto di silenzio in memoria di Papa Francesco, seguito da due mozioni presentate dal consigliere Gianturco (opposizione): la prima per l’adesione dell’amministrazione alla manifestazione di interesse regionale per la stabilizzazione dei 41 tirocinanti in servizio presso via Perugini; la seconda per l’esenzione della Tosap in favore delle edicole ancora attive in città.
Sul primo punto, il sindaco Paolo Mascaro ha manifestato dubbi sulla sufficienza delle risorse messe a disposizione dalla Regione, pur votando favorevolmente all’adesione formale. La mozione ha raccolto il consenso unanime dei consiglieri presenti, con toni che hanno assunto anche un carattere commemorativo per il Pontefice scomparso. Anche la proposta sull’esenzione Tosap ha ottenuto l’approvazione unanime, pur rappresentando un atto di indirizzo e non un provvedimento immediatamente esecutivo: spetterà alla prossima amministrazione decidere su eventuali modifiche regolamentari e relative coperture.
Terminata la fase preliminare, il Consiglio ha affrontato l’ordine del giorno, incentrato sull’approvazione del bilancio di previsione 2025 e dei documenti allegati: piano alienazioni e valorizzazioni, piano triennale delle opere pubbliche e Documento Unico di Programmazione (DUP). L’assessore Zaffina ha illustrato le linee guida, tracciando anche un bilancio dell’attività amministrativa dell’ultimo quinquennio, con riferimento agli investimenti in corso, all’uscita dal piano di riequilibrio finanziario pluriennale e alla chiusura positiva del concordato che ha coinvolto la Lamezia Multiservizi.
Nel rispetto del principio del pareggio di bilancio, il piano finanziario triennale prevede, per il 2025, un’entrata complessiva di circa 282 milioni di euro, di cui oltre 116 milioni derivanti da entrate tributarie. Nel 2026, le entrate complessive previste scendono a circa 179 milioni, con una quota di tributi pari a poco più di 104 milioni. Per il 2027, si prevede una ulteriore contrazione delle risorse, con entrate tributarie pari a circa 72 milioni e un totale complessivo di 134 milioni di euro. Le uscite, come previsto, saranno commisurate a queste cifre, nel rispetto dell’equilibrio finanziario complessivo.
In fase di votazione, il Consiglio ha registrato la consueta suddivisione: 10 voti favorevoli (maggioranza), 3 contrari (Cittadino, Arcieri, Piccioni), 4 astenuti (Saullo, Lorena, Zaffina, Gianturco), sia per il piano delle alienazioni e delle opere pubbliche, sia per il DUP e il bilancio di previsione. Un clima di chiusura dei lavori si è avvertito nei gesti informali dei consiglieri, già in piedi intorno ai banchi durante la votazione finale.
Tra i punti conclusivi, l’approvazione dell’autorizzazione alla sottoscrizione dell’aumento di capitale sociale della Lamezia Multiservizi S.p.A., mediante conferimento in natura del compendio immobiliare comunale in località Rotoli. L’operazione – che riguarda un ex mercato all’ingrosso mai entrato in funzione – ha suscitato reazioni divergenti tra i consiglieri: da un lato, chi ha sottolineato i benefici economici e organizzativi della società in house; dall’altro, chi ha espresso perplessità sul cambio di destinazione d’uso e sul decoro urbano.
Con 11 voti favorevoli e 3 contrari, il punto è stato approvato, seguito dall’ok agli elaborati integrativi relativi a espropri e varianti urbanistiche del progetto di rigenerazione dell’area Polisportiva di località Santa Maria – Sambiase Nord, finanziato con fondi Pnrr nell’ambito del programma PinQua. Approvati infine anche due riconoscimenti di debiti fuori bilancio.
La prossima amministrazione si troverà a fare i conti con l’attuazione concreta delle mozioni approvate, la gestione dei fondi europei e la prosecuzione dei piani tracciati. Si chiude così una fase politico-amministrativa, tra bilanci e bilanciamenti, proiettando la città verso un nuovo ciclo di governo.