Botta e risposta in seno alla Provincia di Vibo dopo le accuse mosse dai consiglieri La Sorba e Lentini (leggi qui), che hanno duramente criticato la politicizzazione della recente seduta per l’approvazione del bilancio. A intervenire è il partito “Noi Moderati”, i cui componenti giudicano “troppo semplicistica e superficiale” la posizione di La Sorba e Lentini.
Secondo il gruppo, il bilancio non può essere ridotto a un semplice atto tecnico. “Il bilancio rappresenta la sintesi di scelte politiche di grande rilevanza – si legge nella nota – e il suo rinvio può sembrare una soluzione temporanea, ma rischia di diventare un modo per evitare di affrontare i problemi con la dovuta responsabilità e trasparenza. Un pannicello caldo per sopravvivere, anziché risolvere”. Nel comunicato, Noi Moderati ricorda che alcune decisioni politiche non possono essere rimandate all’infinito: “A maggior ragione, non possono essere subordinate ai propri desiderata, perché hanno un impatto diretto sulla vita delle persone, come nel caso della stabilità dei TIS e del futuro della comunità”.
Secondo il gruppo, il bilancio non può essere ridotto a un semplice atto tecnico. “Il bilancio rappresenta la sintesi di scelte politiche di grande rilevanza – si legge nella nota – e il suo rinvio può sembrare una soluzione temporanea, ma rischia di diventare un modo per evitare di affrontare i problemi con la dovuta responsabilità e trasparenza. Un pannicello caldo per sopravvivere, anziché risolvere”. Nel comunicato, Noi Moderati ricorda che alcune decisioni politiche non possono essere rimandate all’infinito: “A maggior ragione, non possono essere subordinate ai propri desiderata, perché hanno un impatto diretto sulla vita delle persone, come nel caso della stabilità dei TIS e del futuro della comunità”.
Scaricare le responsabilità
Le accuse rivolte ad altre forze politiche vengono definite “un modo per scaricare le proprie responsabilità, invece di affrontare i problemi con serietà e maturità”. Il gruppo sottolinea come quelle stesse forze abbiano dimostrato “apertura e senso di responsabilità “, anche “mettendo da parte le proprie posizioni politiche in nome dell’interesse collettivo”. “Hanno anteposto la massima disponibilità a ogni decisione che tenesse presente l’interesse delle famiglie coinvolte nella stabilizzazione”, affermano.
Critiche ai vertici
Più dura la parte conclusiva della nota, dove si punta il dito contro i vertici dell’ente: “Sono altri a voler usare questi interessi per far prevalere utilità personali. Nello specifico, presidente e vicepresidente stanno usando l’arma del ricatto per barattare scelte amministrative dovute con imposizioni politiche. È un fatto noto a tutti gli attori coinvolti”. Un richiamo anche al senso di responsabilità: “Il bene comune deve essere l’obiettivo di tutti. Per raggiungerlo servono decisioni forti, anche impopolari, ma sempre rispettose delle reali necessità e delle dinamiche politiche”. Infine, l’appello: “La stabilità dei Tis e la corretta gestione del bilancio non possono essere trattate come strumenti di propaganda o rinviate per calcoli di parte. È il momento di essere seri, di mettere da parte le polemiche e lavorare insieme per soluzioni concrete. Il benessere della comunità merita un impegno reale e responsabile, non giochi di potere”.