Biorisanamento del fosso San Giovanni: martedì prossimo il via agli interventi. A darne notizia è il presidente della Pro loco di Nicotera Antonio Montuoro, che da tempo si sta battendo affinché anche sul litorale nicoterese venga sperimentata una tecnica che potrebbe dare una grossa mano d’aiuto nel recupero della cristallinità delle acque marine e di superficie.
Esperimento a costo zero
Esperimento a costo zero
Lo scorso 30 luglio, sempre su istanza della Pro loco, è arrivato il tempestivo via libera della Regione. Dopo un accurato sopralluogo effettuato con i tecnici di ‘Calabria Verde’ nell’area del ‘San Giovanni’, si è deciso di accelerare i tempi dell’intervento che sarà effettuato martedì prossimo, alle ore 10, con la presenza dei responsabili della ditta ‘WetStone srl’ che consegneranno ad Antonio Montuoro il materiale necessario per portare avanti l’esperimento a intervalli programmati e senza alcuna spesa per l’ente comunale. Per inciso, i prelievi effettuati nel fosso lo scorso 5 luglio dai tecnici dell’Arpacal hanno accertato la presenza nell’acqua di forti percentuali di escherechia coli. Dati importanti che saranno utilizzati per un confronto con quelli che verranno fuori dopo l’avvio della bioattivazione.
Un beneficio per il mare
“E’ fondamentale – sostiene Antonio Montuoro – eliminare i nutrienti e gli inquinanti presenti nel Fosso San Giovanni a completamento delle azioni di biorisanamento attualmente in atto presso il fiume Mesima e il torrente Vena i quali, vengono già trattati da anni con il medesimo sistema garantendo, nel periodo estivo, l’acqua pulita alla foce. La bonifica del tratto del Fosso San Giovanni – aggiunge – permetterà di avere la zona sanificata e non più contaminata a beneficio del mare il quale, in assenza di nutrienti, non tenderà a favorire la fioritura algale”.