Blitz dei carabinieri nel Catanzarese contro i reati ambientali, denunce e sanzioni

I militari scoprono discariche illegali, sversamenti di rifiuti industriali e tagli abusivi di alberi tra Germaneto, Maida, Taverna e Sellia Marina

Nei giorni scorsi, i carabinieri del Nucleo Forestale di Catanzaro, attivati dopo la segnalazione di un cittadino, hanno individuato un’area privata, situata in località Germaneto, dove erano in corso attività di abbandono di rifiuti speciali. Sul posto sono stati rinvenuti materiali di varia natura, come plastica, legname, mattonelle, ceramiche, imballaggi in metallo, nonché rifiuti ingombranti riconducibili ad attività di demolizione e ristrutturazione edilizia. Dagli accertamenti è emerso che un uomo, poi denunciato, utilizzava in modo illecito l’area per la gestione e il deposito non autorizzato di rifiuti. I carabinieri sottolineano quanto preziose siano le segnalazioni da parte dei cittadini. Ciò al fine interrompere odiose forme di inquinamento ambientale di varia natura.

Fanghi triturazione inerti

Fanghi triturazione inerti

A Maida, invece, i militari, dopo aver organizzato un dedicato appostamento tra la vegetazione, hanno scoperto quattro persone che cercavano di disfarsi di fanghi da triturazione inerti, mediante uno scavo abusivo. Sequestrato l’autocarro utilizzato per trasportare i fanghi e un’area complessiva di 300 mq dove i rifiuti dovevano essere occultati.

Taglio illegale

Si è rivelato tempestivo l’intervento dei carabinieri anche a Taverna dove il responsabile di una ditta boschiva è stato sanzionato per il taglio illegale di 75 fusti di pino laricio. L’uomo è stato sorpreso dai militari che stavano pattugliando i boschi della Presila. Anche a Sellia Marina i carabinieri della locale Compagnia, impegnati in un servizio coordinato finalizzato al contrasto delle condotte illegali in materia di ambiente, hanno denunciato il titolare e un operaio di una ditta di calcestruzzi, sorpresi a sversare in un torrente le acque reflue e i materiali di risulta derivanti dal lavaggio della vasca di una autobetoniera. Durante lo stesso servizio è stato denunciato inoltre il titolare di una attività commerciale che utilizzava un allaccio abusivo alla rete fognaria, realizzato artigianalmente allo scopo di sversare i propri scarichi industriali nella condotta pubblica.

Un impegno continuo

Le operazioni testimoniano l’impegno costante dei carabinieri nel contrasto ai reati ambientali, i quali rappresentano una delle principali minacce per la salute dei cittadini e per l’equilibrio degli ecosistemi. Attraverso controlli mirati e azioni di prevenzione, l’Arma rinnova il proprio ruolo di presidio a tutela del territorio e del patrimonio naturale della Calabria.

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