Nelle prime ore di oggi, all’interno della casa circondariale di Cosenza, è stata eseguita una perquisizione straordinaria condotta dal personale della polizia penitenziaria del reparto locale, con il supporto di numerose unità provenienti da altri istituti della Calabria. L’operazione ha portato al sequestro di circa cinquanta telefoni cellulari e di una quantità di sostanze stupefacenti, tra cui hashish e cocaina, per un totale di circa 50 grammi.
A commentare duramente la situazione sono Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe, e Francesco Ciccone, segretario regionale del sindacato. “Denunciamo da tempo le gravi carenze strutturali e organizzative del carcere di Cosenza – dichiarano – e la recente visita effettuata ci ha permesso di constatare personalmente ciò che da tempo ci viene segnalato dal personale in servizio”.
A commentare duramente la situazione sono Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe, e Francesco Ciccone, segretario regionale del sindacato. “Denunciamo da tempo le gravi carenze strutturali e organizzative del carcere di Cosenza – dichiarano – e la recente visita effettuata ci ha permesso di constatare personalmente ciò che da tempo ci viene segnalato dal personale in servizio”.
I rappresentanti sindacali tornano quindi a chiedere un intervento deciso: “Riteniamo non più rinviabile l’avvicendamento della dirigenza dell’istituto, che ha mostrato evidenti limiti sia nella gestione della sicurezza, sia nel rapporto con una parte significativa del personale, in particolare quello della polizia penitenziaria”.