Brunori Sas torna in Calabria: la popolarità? No, grazie

Il cantautore riflette sulle radici, il successo e il valore della semplicità lontano dai riflettori

“Sono contentissimo del momento che sto vivendo. Però, in qualche modo, vorrei rimanere nel mondo al quale sono sempre appartenuto, che è legato ad una visione più intima della vita. Insomma, non sono interessato alla popolarità”. Dario Brunori, in arte Brunori Sas, torna in Calabria, reduce dal terzo posto al Festival di Sanremo, e incontra la stampa ed i suoi fan, che in centinaia lo attendono all’Università della Calabria, a Rende.

“Ero andato a Sanremo – aggiunge Brunori – con l’unica aspettativa di portare la mia canzone e il mio mondo, ma non ero per niente sicuro che sarebbero stati accolti positivamente, perché si sa che in questi contesti di solito vengono premiate le cose più sgargianti o scoppiettanti o comunque in qualche modo basate su un certo tipo di immagine. Il rischio di passare inosservato era dunque alto. E invece il mio brano non solo è stato premiato dalla critica, ma è stato apprezzato anche dal pubblico. Sono molto contento, quindi. A Sanremo sono andato con un animo leggero, forte del fatto che ero molto convinto della canzone. Ho vissuto quest’esperienza, quindi, quasi come un gioco, tanto che penso di essere riuscito a rimanere me stesso, senza farmi intaccare da quel contesto e da tutta quella frenesia, che può diventare normale ed anche divertente se riesci però a viverla in questo modo”.

“Ero andato a Sanremo – aggiunge Brunori – con l’unica aspettativa di portare la mia canzone e il mio mondo, ma non ero per niente sicuro che sarebbero stati accolti positivamente, perché si sa che in questi contesti di solito vengono premiate le cose più sgargianti o scoppiettanti o comunque in qualche modo basate su un certo tipo di immagine. Il rischio di passare inosservato era dunque alto. E invece il mio brano non solo è stato premiato dalla critica, ma è stato apprezzato anche dal pubblico. Sono molto contento, quindi. A Sanremo sono andato con un animo leggero, forte del fatto che ero molto convinto della canzone. Ho vissuto quest’esperienza, quindi, quasi come un gioco, tanto che penso di essere riuscito a rimanere me stesso, senza farmi intaccare da quel contesto e da tutta quella frenesia, che può diventare normale ed anche divertente se riesci però a viverla in questo modo”.

Dopo l’incontro con i giornalisti Brunori ha improvvisato un mini-concerto per i ragazzi assiepati nell’anfiteatro dell’Università della Calabria, eseguendo la canzone che ha portato a Sanremo, “L’albero delle noci”, e altri due brani del suo repertorio. (ansa)

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