Calabria da scoprire, nasce l’associazione dei tartufai per valorizzare un tesoro nascosto (video)

Tutela, tradizione e sviluppo sostenibile: una nuova rete di tartufai, ristoratori e appassionati uniti per rilanciare il turismo gastronomico regionale

La Calabria è una terra ricca di tradizioni gastronomiche e di un patrimonio naturale straordinario. Nasce in questo contesto la una nuova associazione di tartufai, l’associazione nazionale tartufai italiani regione Calabria, un’iniziativa volta a valorizzare e proteggere il prezioso mondo del tartufo. L’obiettivo principale è creare una rete tra appassionati, professionisti e istituzioni per promuovere la raccolta responsabile e la salvaguardia delle tartufaie naturali.

Un tesoro poco conosciuto

Quando si parla di tartufo in Italia, il pensiero corre subito alle rinomate zone del Piemonte, Aosta o Umbria, ma la Calabria vanta una produzione tartufigena di grande qualità, ancora poco conosciuta. Nel territorio calabrese si trovano diverse varietà di tartufo, come ha spiegato il presidente dell’associazione Antonio De Sensi, tra cui il Tuber melanosporum (tartufo nero pregiato), il Tuber aestivum (tartufo scorzone) e il Tuber borchii (tartufo bianchetto). Le montagne della Sila, le Serre e l’Aspromonte offrono un habitat ideale per la crescita di questi funghi ipogei, grazie ai loro suoli ricchi e alla biodiversità dell’ecosistema.

Nonostante la presenza di tartufi di qualità, la Calabria non ha ancora raggiunto la notorietà di altre regioni italiane nel settore. Proprio per questo, l’associazione nasce con la volontà di promuovere la conoscenza del tartufo calabrese e di incentivare la sua commercializzazione, sostenendo i tartufai locali e la filiera produttiva.

La nascita di questa associazione rappresenta un passo significativo per il settore tartufigeno in Calabria. Con il giusto supporto e una strategia mirata, il tartufo calabrese potrebbe ottenere il riconoscimento che merita, sia a livello nazionale che internazionale.

Nel futuro, l’associazione punta a creare un vero e proprio “turismo del tartufo”, coinvolgendo appassionati e turisti in esperienze immersive e partnership con strutture ristorative per effettuare grazie alle rielaborazioni di chef locali.

Con questa iniziativa, la Calabria non solo protegge una risorsa preziosa del suo territorio, ma si apre anche a nuove opportunità di crescita economica e culturale, dimostrando ancora una volta che tradizione e innovazione possono andare di pari passo.

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