Calabria Film Commission, Anton Giulio Grande risponde al M5S: nessuna opacità, trasparenza totale e risultati concreti

Il presidente della Fondazione replica alle accuse: un attacco infondato. In tre anni creati posti di lavoro, attratti investimenti e promossa la Calabria nel mondo del cinema

Una replica netta, articolata e dettagliata quella che arriva dalla Fondazione Calabria Film Commission dopo le dichiarazioni del Movimento 5 Stelle, che durante una conferenza stampa ha sollevato dubbi sull’operato dell’ente. A intervenire è il presidente della Fondazione, Anton Giulio Grande, che difende con forza l’attività della Film Commission, sottolineandone i risultati ottenuti, i numeri e la piena trasparenza amministrativa.

“In relazione alla conferenza stampa tenutasi quest’oggi da parte del Movimento 5 Stelle riguardo le attività della Fondazione Calabria Film Commission – afferma Grande – intendiamo precisare i contenuti e respingere con forza le tante inesattezze riferite, tali da confondere e mistificare la realtà e da gettare un velo di opacità su un grande progetto di sviluppo che mai aveva visto la luce in Calabria”.

Grande rivendica il lavoro portato avanti in questi anni, ricordando alcuni dei successi internazionali: “La Fondazione lavora alacremente per attrarre investimenti sul cinema in Calabria, e ne danno prova un Orso d’oro a Berlino nel 2023, un Nastro d’argento, un film prossimo in concorso al Festival di Cannes, oltre a numerosi premi e presenze nei maggiori festival italiani e internazionali”.

Il presidente sottolinea inoltre la competenza e la trasparenza della governance: “Il management è composto da consulenti qualificati e con esperienza ultradecennale. Ogni selezione è frutto di percorsi amministrativi ad evidenza pubblica, unico strumento perseguibile per l’utilizzo di risorse europee sottoposte a rigidi controlli”.

Numeri alla mano

Grande porta come prova concreta un report elaborato da Pts Clas Spa, società leader nel settore, sull’impatto economico e occupazionale generato dalle attività della Fondazione: “Per ogni 10 euro spesi dalla Fondazione – spiega – si attivano sul territorio 25,3 euro in termini di produzione, 24 euro in valore aggiunto e 22,3 unità lavorative a tempo pieno”.

Dal 2021 al 2023 sono state circa 3.000 le unità lavorative impiegate nelle produzioni sostenute dalla Fondazione, con una retribuzione media netta mensile di 1.688 euro. Il 57% delle giornate di lavorazione si svolgono in Calabria, il 47% delle professionalità coinvolte è calabrese, e la “production guide” conta oggi 477 professionisti iscritti tra tecnici, attori e case di produzione.

Cento film finanziati e quasi due milioni per festival e rassegne

Dal 2021 sono stati finanziati oltre 100 progetti tra film, serie TV, documentari e cortometraggi, per un totale di oltre 18 milioni di euro. “Abbiamo sostenuto anche festival e rassegne: dal 2022 al 2024, ben 46 festival cinematografici e 25 rassegne con quasi 2 milioni di euro impegnati”, aggiunge Grande.

Formazione e promozione della Calabria

La Calabria Film Commission ha investito anche sulla formazione: “Abbiamo realizzato tre percorsi formativi gratuiti con Anica Academy per 45 giovani calabresi. Quattro hanno frequentato a Roma un anno di corso per sceneggiatori grazie a borse di studio”.

Sui canali RAI e non solo sono andati in onda 27 programmi e 14 format radiofonici dedicati alla Calabria. E sono numerose anche le collaborazioni con artisti e volti noti: “Dal videoclip di Jovanotti ‘Alla salute’ girato a Scilla, al video con Elisabetta Gregoraci, fino all’intervento a Sanremo con Brunori, la promozione territoriale è stata intensa e di alto livello”.

Il progetto Studios a Lamezia e i nuovi investimenti

“Il progetto per gli Studios di Lamezia Terme – precisa il presidente – è attivo: la gara è stata pubblicata nel 2022, i collaudi sono previsti per novembre 2025, la consegna a febbraio 2026”.

A questo si aggiunge il progetto “Marcatori Identitari Distintivi”, la collaborazione con l’Università della Calabria, gli stage, le attività sul patrimonio ebraico calabrese e i progetti legati ai Bronzi di Riace e a Saverio Strati.

Trasparenza amministrativa

Grande infine replica con fermezza alle accuse sulla trasparenza: “La Fondazione rispetta pienamente le norme del decreto legislativo 33/2013. Tutti i documenti sono pubblicati online, compresi gli elenchi dei beneficiari, dei consulenti, dei contratti e delle gare. Dal 2024, grazie alla digitalizzazione imposta dal nuovo Codice degli Appalti, l’intero ciclo di vita dei contratti è consultabile sulla Banca Dati Nazionale”.

“È bene precisare – conclude – che tutte le attività sono rendicontate ai dipartimenti regionali competenti e sono soggette alle rigide verifiche previste dai fondi europei. Il volume delle attività della nostra gestione si aggira intorno ai 15 milioni di euro, inclusi gli investimenti sugli Studios. Un lavoro enorme, tracciato, visibile e misurabile”.

Un’operazione verità, quella della Fondazione, che trasforma le polemiche in numeri, progetti, occasioni di crescita. E che rilancia: “Il nostro unico obiettivo – ribadisce Anton Giulio Grande – è continuare a far crescere la Calabria attraverso la cultura e l’industria dell’audiovisivo. E lo stiamo facendo con trasparenza, concretezza e risultati”.

© Riproduzione riservata

Ti Potrebbe Interessare

Il fatto risale a novembre scorso quando l’uomo fu fermato e arrestato dai carabinieri a Bagnara Calabra
Rimossi 6.800 kg di plastica e rifiuti, grazie a 401 volontari che hanno preso parte ai 10 appuntamenti coordinati dal referente regionale Alberto Fio
Oltre 80 musicisti attesi per un prestigioso appuntamento che si terrà dal 2 al 4 maggio

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Vibo Valentia n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019. Direttore Responsabile: Nicola Lopreiato
Noi di Calabria S.r.L. | P.Iva 03674010792

Abilita Notifiche OK No grazie