“In Calabria c’è una vivacità ed è una piacevole sorpresa ma fino ad un certo punto, anche riguardo agli eventi che sono un’occasione di incontro competitivo ma anche di miglioramento delle infrastrutture, di promozione turistica e di turismo sportivo. Si lavora su piani apparentemente diversi, noi con bandi che riguardano gli eventi e la Regione che ha stanziato risorse molto importanti per favorire l’organizzazione di eventi che spero possano raggiungere anche una dimensione internazionale”.
Lo ha detto il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi a Catanzaro per partecipare ad una riunione di lavoro insieme al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, all’assessore alle Politiche sociali, sport e politiche giovanili, Caterina Capponi. Nel corso dell’incontro, presenti i presidenti Beniamino Quintieri (Istituto per il Credito Sportivo e Culturale), Tino Scopelliti (Coni Calabria), Antonello Scagliola (Cip Calabria), Walter Malacrino (Sport e Salute), e dei delegati delle Università di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria.
Un coordinamento sul territorio
“Oggi ci siamo incontrati qui – ha aggiunto il ministro – anche per cercare di dare un corpo ancora più significativo al modello di collaborazione per avere un coordinamento sul territorio, fondamentale tenendo conto del coinvolgimento già attivato con il sistema universitario per una progettualità dedicata proprio alla socialità dello sport e, comunque, alle politiche giovanili che nell’Università trovano uno, non l’unico, degli sbocchi possibili. C’è la volontà comune di lavorare sui sostegni alle famiglie, in parallelo con i voucher che la Regione ha configurato e Dote Famiglia, misura voluta dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni, e che noi stiamo attivando con la collaborazione tecnica di Sport e Salute, partner anche della Regione”.
“Altro aspetto molto importante -ha sostenuto il ministro – riguarda il supporto alle persone con disabilità. Penso soprattutto alla necessità di sostegni per l’acquisto degli ausili. Noi lo facciamo con supporti che vanno più verso gli atleti e le atlete già affermati o comunque che hanno già una loro competitività. Stiamo lavorando anche con il Ministero della Salute e la Regione Calabria per poter dare lo stesso sostegno alle persone, soprattutto adolescenti e più piccoli, che non hanno ancora questa possibilità, visto che parliamo di migliaia di euro, e che devono necessariamente essere aiutati partendo dal basso, dalle famiglie meno abbienti”. (ansa)