Nei primi sei mesi del 2025 il livello di attività economica in Calabria è aumentato in misura moderata. Le stime basate sull’indicatore trimestrale dell’economia regionale della Banca d’Italia indicano per il primo semestre un’espansione del prodotto interno lordo (Pil) dell’1,3%, un dato superiore a quello nazionale e del Mezzogiorno. Lo rivela la filiale di Catanzaro della Banca d’Italia nel periodico rapporto sull’andamento congiunturale della economia calabrese.
I risultati del sondaggio congiunturale della Banca d’Italia, condotto tra settembre e ottobre, evidenziano – prosegue l’istituto – una crescita del fatturato delle imprese calabresi nei primi nove mesi dell’anno. La redditività e la liquidità aziendale sono rimaste su livelli elevati. L’attività di investimento delle imprese ha manifestato una dinamica favorevole. Dopo la stabilizzazione registrata lo scorso anno, l’industria in senso stretto ha mostrato segnali di miglioramento.
I risultati del sondaggio congiunturale della Banca d’Italia, condotto tra settembre e ottobre, evidenziano – prosegue l’istituto – una crescita del fatturato delle imprese calabresi nei primi nove mesi dell’anno. La redditività e la liquidità aziendale sono rimaste su livelli elevati. L’attività di investimento delle imprese ha manifestato una dinamica favorevole. Dopo la stabilizzazione registrata lo scorso anno, l’industria in senso stretto ha mostrato segnali di miglioramento.
L’attività delle costruzioni – aggiunge Bankitalia – è rimasta particolarmente elevata, sostenuta ancora dal segmento delle opere pubbliche: vi ha contribuito la spesa per investimenti degli enti territoriali, favorita dall’avanzamento degli interventi connessi al PNRR. L’attività è cresciuta anche nel terziario: permangono però difficoltà nel commercio.
Livelli occupazionali in crescita
La Banca d’Italia annota poi che in Calabria “i livelli occupazionali sono aumentati a un ritmo superiore rispetto alla media nazionale e del Mezzogiorno. Questo andamento – si fa rilevare – ha riguardato sia la componente alle dipendenze sia il lavoro autonomo. Il tasso di disoccupazione è diminuito sensibilmente, mentre il tasso di partecipazione è rimasto stabile.
Redditi aumentati
La crescita dell’occupazione ha continuato a sostenere i redditi delle famiglie calabresi, che sono aumentati anche in termini reali. L’utilizzo delle misure di sostegno al reddito si è mantenuto su livelli elevati e superiori alla media nazionale. La dinamica dei consumi – prosegue il rapporto – è rimasta debole, risentendo del basso clima di fiducia delle famiglie”. (Agi)


