Un’ondata di calore senza precedenti sta travolgendo l’Europa, con temperature superiori ai 40 gradi dalla Francia alla Germania, fino a Grecia e Spagna. In Italia, diverse Regioni stanno correndo ai ripari per proteggere la salute di chi lavora all’aperto.
In Lombardia, dal 2 luglio al 15 settembre, sarà vietato svolgere attività lavorative esterne tra le 12:30 e le 16. Il provvedimento riguarda cantieri edili, cave, aziende agricole e florovivaistiche. L’ordinanza è stata firmata dal presidente della Regione, Attilio Fontana, al termine di un incontro convocato dall’assessore al Welfare, Guido Bertolaso, con sindacati e associazioni datoriali, per affrontare l’emergenza caldo di questi giorni.
“La nostra priorità è garantire la salute di chi lavora, soprattutto in condizioni climatiche così estreme”, ha dichiarato Fontana. “Con questa ordinanza vogliamo assicurarci che le attività produttive si svolgano nel pieno rispetto delle norme di sicurezza.”
Sono escluse dal divieto le attività urgenti o di pubblica utilità, purché vengano attuate tutte le misure di prevenzione necessarie.
Il provvedimento non riguarda le pubbliche amministrazioni, i concessionari di servizi pubblici e i loro appaltatori, né gli interventi di protezione civile o destinati alla salvaguardia della pubblica incolumità. L’ordinanza sarà inviata a Prefetture, Comuni, ATS, ASST, organizzazioni sindacali, associazioni datoriali e di categoria, affinché vengano applicate tutte le precauzioni previste.
“Continueremo a monitorare con attenzione l’evoluzione delle temperature e adotteremo ulteriori misure se necessario”, ha concluso Fontana.
Nelle altre regioni
Oltre alla Lombardia, sono altre 11 Regioni ad aver emanato ordinanze per limitare i rischi legati al caldo estremo: Abruzzo, Emilia-Romagna, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Liguria, Puglia, Sardegna, Sicilia e Toscana. I provvedimenti prevedono restrizioni per i lavori più faticosi sotto il sole cocente, ma entrano in vigore solo nei giorni classificati con livello di rischio elevato, e le modalità variano in base alle singole disposizioni regionali.
Francia e Spagna
In Spagna, sabato scorso, i termometri hanno toccato i 46 gradi a El Granado, nella provincia di Huelva, in Andalusia, battendo il record di 45,2 gradi registrato a Siviglia nel 1965. Secondo l’Agenzia meteorologica nazionale Aemet, si tratta di una temperatura mai registrata in questo periodo dell’anno. L’ondata di caldo ha già avuto conseguenze tragiche: a Barcellona è in corso un’indagine per la morte di una dipendente comunale di 51 anni, deceduta dopo il turno di pulizia stradale.
Anche in Francia la canicola sta investendo quasi tutto il Paese, con valori sopra i 40 gradi e un picco previsto di 41 gradi a metà settimana. Il governo ha attivato il numero verde gratuito “Canicule Info” per fornire assistenza alla popolazione.