“Torno in Calabria molto spesso. Mi sembra che la Regione non proceda su niente: la questione sanitaria è drammatica, lo abbiamo visto nelle ultime ore, e non si va avanti. Sul trasporto pubblico locale non succede niente”. A dirlo è Carlo Calenda, leader di Azione, oggi a Lamezia Terme per l’inaugurazione della sede della segreteria regionale del partito. Un’occasione per rimarcare l’impegno del movimento nel Mezzogiorno, ma anche per lanciare una durissima critica al presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.
Calenda non ha usato giri di parole per denunciare lo stallo che, secondo lui, caratterizza l’azione amministrativa della giunta regionale, in particolare nei due settori più delicati: sanità e mobilità. “Con il governatore Occhiuto, ho pure cercato di fare un punto, ma evidentemente è troppo impegnato, tanto che riesco a parlare più con la Meloni che con lui ma perché è molto più importante della Meloni. Do un consiglio ad Occhiuto: se fai troppo il bullo, finisce che prima o poi ti fai male”.
Calenda non ha usato giri di parole per denunciare lo stallo che, secondo lui, caratterizza l’azione amministrativa della giunta regionale, in particolare nei due settori più delicati: sanità e mobilità. “Con il governatore Occhiuto, ho pure cercato di fare un punto, ma evidentemente è troppo impegnato, tanto che riesco a parlare più con la Meloni che con lui ma perché è molto più importante della Meloni. Do un consiglio ad Occhiuto: se fai troppo il bullo, finisce che prima o poi ti fai male”.
Dichiarazioni che hanno suscitato attenzione e scalpore tra i presenti, e che segnano una presa di distanza netta nei confronti del centrodestra calabrese. Ma Calenda non si limita alle critiche: rilancia anche la visione del suo partito, fondato sulla concretezza e sull’approccio pragmatico alla politica.
“L’obiettivo di Azione – ha aggiunto – è di fare un lavoro serio anche molto obiettivo. Se ci sono cose buone che il governo fa noi lo ammettiamo sempre. Se, viceversa, non ci sono, spingiamo sempre. Io, per esempio, continuo a dire che il lavoro che Occhiuto sta facendo sulla sanità e sul trasporto pubblico locale non è sufficiente e siccome il compito prioritario della Regione è la Sanità, si deve dare una mossa”.
Con queste parole, Calenda chiude un intervento destinato a lasciare il segno nel panorama politico calabrese, riaccendendo i riflettori su due delle questioni più critiche della Regione e marcando la linea politica di Azione: autonomia dai blocchi tradizionali, senso istituzionale e attenzione ai fatti più che alle appartenenze.