Capodanno a Vibo, divieto di alcol e botti: le regole per il concerto dei Modena City Ramblers

Il sindaco Romeo ha emesso l’ordinanza che vieta somministrazione, vendita e consumo di bevande alcoliche nell’area del concerto di Piazza Martiri d’Ungheria il 1° gennaio 2026 e l’uso di petardi, botti e fuochi d’artificio in tutta la città tra il 31 dicembre e il 1° gennaio

Il sindaco di Vibo Valentia, Enzo Romeo, ha emanato l’ordinanza n. 89 del 31 dicembre 2025 in vista del concerto di Capodanno previsto per il 1° gennaio 2026 in Piazza Martiri d’Ungheria, con la partecipazione del gruppo musicale Modena City Ramblers.

Il sindaco di Vibo Valentia, Enzo Romeo, ha emanato l’ordinanza n. 89 del 31 dicembre 2025 in vista del concerto di Capodanno previsto per il 1° gennaio 2026 in Piazza Martiri d’Ungheria, con la partecipazione del gruppo musicale Modena City Ramblers.

L’ordinanza stabilisce misure volte a tutelare l’ordine pubblico, la sicurezza dei cittadini e il decoro urbano, prendendo atto delle criticità registrate negli anni passati in occasione di eventi musicali all’aperto, in particolare legate al consumo di bevande alcoliche in aree pubbliche e all’uso di fuochi d’artificio e petardi.

In dettaglio, dalle 18 del 1° gennaio alle 24 del 2 gennaio 2026, nell’area del concerto, è vietata: la somministrazione, vendita, asporto e trasporto di bevande alcoliche e superalcoliche, in qualsiasi contenitore (vetro, lattina, carta), da parte di esercenti, venditori ambulanti e cittadini; il consumo personale di bevande alcoliche da parte di chiunque.

Parallelamente, è vietato su tutto il territorio comunale, nelle giornate del 31 dicembre 2025 e del 1° gennaio 2026, accendere, lanciare o sparare fuochi d’artificio, mortaretti, petardi e bombette, fatta eccezione per i soli fuochi luminosi.

Il provvedimento, adottato anche in base a quanto emerso dal Tavolo tecnico della Prefettura del 30 dicembre 2025, prevede sanzioni amministrative da 125 a 500 euro per chi non rispetta le disposizioni. L’ordinanza è immediatamente esecutiva e sarà pubblicata sull’Albo Pretorio, sul sito istituzionale e sui canali social del Comune.

Le autorità locali, Prefettura, polizia locale e Forze dell’Ordine sono incaricate della vigilanza sul rispetto del provvedimento. Contro l’ordinanza è possibile presentare ricorso al Tar entro 60 giorni o ricorso straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 giorni.

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