Il Comando provinciale dei carabinieri di Vibo Valentia si prepara a un importante cambio di guardia: il colonnello Luca Toti lascia il suo incarico, chiamato a ricoprire un prestigioso ruolo a Roma presso il Ministero della Difesa. Questo passaggio rappresenta non solo un avvicendamento formale, ma anche un momento di riflessione sul lavoro svolto e sulle sfide ancora aperte nel contrasto alla criminalità organizzata sul territorio. Riflessione fatta proprio stamattina nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella sede del Comando. Durante il suo mandato, Toti ha guidato le operazioni contro la criminalità organizzata, infliggendo colpi durissimi alle strutture mafiose della provincia.
Tuttavia, il colonnello lancia un monito e un appello che supera la sola repressione perché, come ha dichiarato, è vero che “c’è tanta indignazione quando si parla di ‘ndrangheta, ma ora serve coraggio”. Citando Sant’Agostino, ha ricordato che “la forza per combattere la criminalità deve nascere dalla volontà della comunità stessa. Lo Stato ha dimostrato di esserci e di saper reagire, ma è necessario che i cittadini vibonesi rispondano con un impegno concreto, andando a colpire i luoghi dove la ‘ndrangheta tenta di infiltrarsi e affrontando l’illegalità diffusa. Questa rinascita – sottolinea Toti – deve essere alimentata dalla collaborazione tra forze dell’ordine, magistratura e popolazione, per creare un fronte unito e capace di estirpare definitivamente la presenza mafiosa. La sfida è quella di trasformare l’indignazione in azione, perché solo con il coraggio collettivo si potrà davvero recuperare e rilanciare il territorio”.
Il nuovo comandante
Nel frattempo, l’avvicendamento al Comando provinciale vede l’arrivo del colonnello Antonio Parillo, che prenderà il posto di Toti dopo un breve periodo sotto la guida del tenente colonnello Simone Puglisi. Parillo porta con sé una vasta esperienza maturata nel Ros di Reggio Calabria e Catania, un bagaglio prezioso per continuare il lavoro di contrasto e prevenzione.
Nel bilancio del colonnello Toti, il contrasto alla ‘ndrangheta rimane la priorità assoluta, specialmente considerando la capacità dell’organizzazione criminale di autorigenerarsi e di mantenere una presenza radicata sul territorio, nonostante i colpi subiti. La collaborazione tra i vari reparti dell’Arma, la Direzione distrettuale antimafia e le altre forze dell’ordine si conferma lo strumento più efficace per tenere sotto pressione le mafie.
Non solo lotta alla criminalità organizzata, ma anche impegno su altri fronti: la tutela ambientale, la lotta al lavoro nero, la protezione delle vittime vulnerabili come anziani e donne. Vibo Valentia, con la sua costa e le sue risorse naturali, necessita di un controllo costante per garantire sicurezza e vivibilità, elementi essenziali per uno sviluppo sano e duraturo. L’azione di prevenzione è altrettanto fondamentale. Le pattuglie sono presenti in tutti i 50 comuni della provincia, pronte a intervenire nei territori più a rischio di intimidazioni o incendi, per far sentire la presenza forte e rassicurante dello Stato. Per Toti, educare alla legalità soprattutto le nuove generazioni è la chiave per un futuro migliore.
Una squadra affiatata e preparata, pronta a “proseguire un percorso difficile ma necessario, fatto di coraggio, responsabilità e senso del dovere, per il bene della comunità”.
