Carmine Zappia, dimissioni inattese

Il testimone di giustizia, salito agli onori della cronaca per aver denunciato e fatto condannare il boss Antonio Mancuso, ha rinunciato tanto alla carica di presidente del Consiglio che a quella di consigliere


Carmine Zappia, testimone di giustizia, getta la spugna. Ad un anno dalla sua elezione in consiglio comunale, infatti, sul tavolo del sindaco Pino Marasco arrivano le sue dimissioni, irrevocabili e con effetto immediato, tanto da presidente del Consiglio che da consigliere comunale.

Motivi di salute

La scelta fatta dal tabaccaio nicoterese coglie un po’ tutti di sorpresa e la motivazione che viene data può essere presa per buona, così come può dar adito a letture diverse. La formula usata – “intervenuti motivi di salute” – appare più che altro una motivazione che viene usata, abitualmente, quando, per un verso, non si vuole ‘bocciare’ se stessi e, per un altro, in qualche modo, si vuole evitare di danneggiare uno schieramento al quale si era data piena adesione. In realtà, la decisione di Zappia si presta a più interpretazioni anche perché, si fosse trattato di una semplice presa di distanza, avrebbe potuto semplicemente dimettersi da presidente del Consiglio e rimanere in carica come consigliere. Siccome le dimissioni portano automaticamente l’ormai ex consigliere fuori dall’aula consiliare e fuori dal palazzo municipale, appare naturale supporre che a monte delle sue scelte possano esserci altre motivazioni.

Marasco resta in sella

Comunque stiano le cose, lo squarcio che, improvvisamente, si apre nello schieramento del sindaco Marasco non è di poco conto anche perché, essendo stata, a suo tempo, presentata una lista con soli nove candidati, non c’è possibilità di surrogare il consigliere dimissionario. Anche se, alla resa dei conti, per il momento non cambia nulla, il primo cittadino ed i suoi più stretti collaboratori sanno che ora bisognerà procedere con maggiore prudenza evitando attriti e incomprensioni nella stessa maggioranza. Con altre due dimissioni, infatti, si andrebbe tutti a casa. Il gesto del testimone di giustizia apre le porte anche ad altre valutazioni, ma si dovrebbe giocare troppo di fantasia e questo non avrebbe alcun senso. Zappia, nel 2019, era salito agli onori della cronaca per aver denunciato per esorsione Antonio Mancuso, esponente di spicco della ‘ndrangheta, ed altre persone.

La delega alla Legalità

Riaperta la sua tabaccheria e ritrovato un pizzico di serenità, ha cominciato a seguire con più attenzione le questioni sociali e le vicende politiche locali sino a decidere di accettare l’invito del sindaco Marasco a candidarsi nella sua lista. Zappia sposava con convinzione la causa e scendeva in campo manifestando piena convinzione nel fatto che il consiglio comunale, entrato nel mirino della commissione d’accesso inviata dal Prefetto per verificare l’attività amministrativa della Giunta Marasco, non avrebbe comportato lo scioglimento dell’assemblea consiliare. In quel frangente a credere nell’assoluzione della maggioranza non erano in tanti tanto è vero che si arrivava alla presentazione di una sola lista e per giunta incompleta. Superato lo scoglio del quorum, nella prima seduta degli eletti, Zappia veniva nominato presidente del Consiglio con delega alla Legalità. Sin qui tutto liscio, cosa sia successo in seguito non è dato sapere.

Il rammarico del sindaco

“La notizia delle dimissioni di Carmine Zappia – commenta il sindaco Marasco – ci ha colto di sorpresa, senza alcun preavviso, e lascia un senso di vuoto che sarà difficile colmare. In questi anni, Carmine ha rappresentato un punto di equilibrio, di rigore istituzionale e di profonda umanità. Un riferimento costante, capace di unire e guidare il dibattito con autorevolezza e rispetto per tutti. Gli siamo vicini in questo momento difficile – prosegue – e comprendiamo le ragioni personali che lo hanno portato a questa scelta, che accogliamo con rispetto e con grande dispiacere. A Carmine – conclude – va il nostro più sincero ringraziamento per il lavoro svolto, per l’impegno costante e per lo spirito di servizio che ha sempre dimostrato nei confronti della città”. Il primo cittadino , “a nome dell’amministrazione e dell’intera comunità, augura a Carmine una pronta guarigione e tanta serenità. La sua esperienza e il suo contributo rimarranno un punto fermo nella storia recente del nostro Comune. La porta del municipio sarà sempre aperta per lui”.

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