C’è pure Salvatore Ascone tra gli arrestati per narcotraffico. E’ imputato nel caso Chindamo

Il provvedimento di custodia cautelare gli è stato notificato in carcere. Attualmente è sotto processo per la scomparsa dell'imprenditrice

C’è anche uno dei presunti autori della scomparsa di Maria Chindamo nell’elenco delle undici persone  arrestate stamane all’alba da parte dei carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia: il provvedimento cautelare è stato emesso nei confronti di Salvatore Ascone, detto “U pinnularu” 58 anni, di Limbadi. Attualmente Ascone è sotto processo davanti ai giudici della Corte d’Assise di  Catanzaro.  Insieme a lui, tra le undici persone raggiunte da misura cautelare in carcere, anche il boss di Zungri Giuseppe Antonio Accorinti, detto Peppone, anche in questo caso il provvedimento è stato notificato in carcere.

Le persone coinvolte

Le persone coinvolte

Questi i nomi dei 18 indagati: Giuseppe Antonio Accorinti di Zungri; Rocco Arena di Rosarno; Rocco Ascone di Limbadi; Salvatore Ascone di Limbadi; Francesco Barbieri di San Calogero; Angelo Bartone, alias “bombolo, di Mileto; Bruno Cappellano di Amato; Cono Rocco Fusca di Cessaniti; Armando Galati, alias “u biondo” di Mileto; Domenico Galati, di Mileto; Michele Galati di Mileto; Francesco Mangone di Mileto, Saverio Maesano di Mileto; Giuseppe Navarra di Rombiolo; Valerio Navarra di Vibo Valentia; Laurentiu Gheorghe Nicolae di Limbadi; Simone Rettura di Mileto.

A vario titolo devono rispondono di associazione finalizzata al trasporto, detenzione, vendita e cessione di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, eroina, marijuana e hashish, nonché in ordine alla commissione di condotte di acquisto e cessione di sostanza stupefacente.

L’attività investigativa è una prosecuzione dell’operazione Maestrale e si concentra su un vasto traffico di sostanze stupefacenti che – secondo l’accusa – sarebbe stato organizzato dopo la prima ondata di arresti dalle articolazioni di ‘ndrangheta dei Locali di Mileto e Zungri con canali di approvvigionamento anche in Albania e di rivendita nel Nord Italia e in Sicilia.

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