Cent’anni di fede e di vita: Sant’Onofrio si ferma e si inchina a “U zziu Peppi i Lisa” (foto-video)

Cent’anni di fede e di vita: Sant’Onofrio si ferma e si inchina a “U zziu Peppi i Lisa” (foto-video)

Il paese intero festeggia Giuseppe Lopreiato, il vecchio priore della Confraternita del Rosario che ha intrecciato fede, lavoro e umanità in un secolo di storia comunitaria

Sant’Onofrio si è fermata per lui. Per il suo sorriso lento, per le mani forti e stanche che hanno retto croci, statue, carri e destini. Per la voce ferma che per decenni ha scandito i riti e le tradizioni di un popolo intero. A cent’anni compiuti, Giuseppe Lopreiato – per tutti “U zziu Peppi i Lisa” – è stato celebrato come si celebrano i simboli: con la gratitudine di un paese, la commozione dei suoi confratelli, la benedizione dei sacerdoti, l’abbraccio dei figli, dei nipoti e della comunità che lo ha sempre considerato un punto fermo.

Cuore pulsante della Confraternita

Cuore pulsante della Confraternita

È stato il cuore pulsante della Confraternita del Santissimo Rosario, il vecchio priore che per anni ha guidato processioni e riti, che ha dato ordine e dignità alle celebrazioni della Settimana Santa, soprattutto all’Affruntata, il rito dell’incontro tra la Madonna Addolorata e Cristo Risorto. Ne è stato regista, custode e anima, in un intreccio indissolubile tra fede popolare e identità collettiva. Perché, come ha ricordato la priora Caterina Malfarà durante la celebrazione in suo onore, “a Confraternita era u zziu Peppi, e u zziu Peppi era a Confraternita”.

Sacrifici, amore, servizio

Contadino per nascita, credente per vocazione, Giuseppe Lopreiato ha attraversato un secolo di storia portando con sé l’essenza del suo paese: il lavoro duro, la devozione, la dignità. Si sposò nel 1950 con Margherita, la donna che amò per 59 anni fino alla sua scomparsa nel 2009. Insieme hanno cresciuto quattro figli – Mimma, Teresa, Domenico e Anna – trasmettendo loro i valori della fede, della famiglia e del rispetto. “Ha scolpito nella mente dei santonofresi valori fondamentali come la fede, l’amore e il lavoro”, ha detto il sindaco Antonino Pezzo, consegnandogli una targa a nome dell’intera cittadinanza. Un gesto semplice ma intriso di riconoscenza verso chi ha saputo unire sacro e quotidiano, con la discrezione di chi non ha mai cercato riflettori.

Un paese riconoscente

La celebrazione del centenario, voluta dalla Confraternita, si è tenuta nella chiesa della Madonna del Rosario, il suo luogo del cuore. A officiare la messa il parroco don Lucio Bellantoni, insieme a don Gaetano Currà e don Maurizio Raniti, assistiti dai diaconi Antonio Arcella e Raffaele Cuppari. Vicini a loro anche il sacrestano di sempre: Pino Fragalà che anche ieri compiva gli anni. Tutti i confratelli, in prima linea i più anziani (Paolo Spanò, Michele Virdò, Pasquale Profiti, Michele Defina e Silvia Costa) vestiti con i paramenti tradizionali e gli stendardi; hanno accompagnato il vecchio priore in un momento solenne che ha commosso anche i più giovani.

La sua vita in un video

Dallo schermo, un video realizzato da Caterina Malfarà ha ripercorso i momenti salienti della sua vita: i riti religiosi, le feste patronali, la voce dei confratelli di un tempo, gli sguardi dei sacerdoti che lo hanno avuto come guida e come amico. Il vescovo emerito mons. Rimedio, impossibilitato a partecipare, ha inviato un messaggio di auguri e riconoscenza, definendo Lopreiato “un servitore umile e fedele, capace di trasmettere la forza della fede attraverso la semplicità del cuore”.

Le parole che toccano il cuore

Nel corso della serata, la priora Caterina Malfarà ha letto un messaggio intenso, che ha attraversato la chiesa come una carezza: “Spegnere 100 candeline è un traguardo incredibile. Non è semplice guidare una confraternita di tale antico splendore. Ma noi continueremo a farla risplendere con la luce del passato, prendendo ispirazione da voi e dai confratelli che hanno reso grande questo sodalizio. Continuate a guidarci con i vostri motti e proverbi, u zziu Peppi.”

L’allievo fedele del priore

Parole toccanti anche da Gianni Ferito, confratello e allievo spirituale del priore, che con voce rotta ha ricordato: “Mi tenevate per mano durante le processioni, e con quei piccoli gesti mi trasmettevate il senso di appartenere a una comunità. Siete stato per me un maestro di vita. La vostra frase, non vi preoccupate che pure aguannu tiramu u carru o chianu, era un inno alla speranza. Grazie per avermi insegnato il valore del servizio e dell’umanità.”

La festa, il canto e l’eredità

Dopo la celebrazione, i festeggiamenti si sono spostati alla Degusteria, il ristorante tipico di Sant’Onofrio, dove tra confratelli, familiari e parroci – don Gaetano, don Lucio e don Franco Fragalà – è stato consegnato a al vecchio priore un quadro raffigurante la Beata Vergine Maria, la sua guida spirituale di sempre. E lì, circondato dai nipoti, “u zziu Peppi” ha sorpreso tutti intonando qualche vecchia canzone della sua gioventù. La voce tremante, ma piena di vita, ha fatto sorridere e commuovere un’intera generazione che in lui vede la continuità di un mondo che cambia, ma non dimentica le sue radici.

Un secondo di storia

Perché a Sant’Onofrio, in fondo, non si festeggiava solo un compleanno: si celebrava un secolo di storia, di fede, di dignità. E in quell’applauso lungo e sincero che ha chiuso la serata, c’era tutto l’amore di un paese che non smetterà mai di dire: “Grazie, zziu Peppi, per averci insegnato a credere, a lavorare, e a camminare insieme.”

© Riproduzione riservata

Ti Potrebbe Interessare

Salvatore Primerano era originario del paese, dove vive anche la sua famiglia. Il sindaco Severino: una tragedia che ha colpito tutti noi, ci stringiamo con affetto alle famiglie
Reggio Calabria fuori dalla zona rossa. Conclusa la fase finale dell’eradicazione. Gallo: ora torniamo alla normalità
In liquidazione i primi pagamenti Arcea. Previsti altri fondi nel corso di ottobre per Domanda Unica, PSR e PSP

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Vibo Valentia n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019. Direttore Responsabile: Nicola Lopreiato
Noi di Calabria S.r.L. | P.Iva 03674010792