Cercava nuovi adepti per l’Isis: arrestato in Calabria un presunto jihadista

Blitz all’alba tra i vicoli del centro città. Il 30enne, da tempo in Italia, avrebbe promosso l’estremismo islamico sul web e dal vivo

Un cittadino tunisino presunto jihadista, ritenuto appartenente all’Isis con il ruolo di organizzatore, è stato fermato dalla sezione antiterrorismo della Digos di Catanzaro assieme alla Digos di Cosenza alla Direzione Centrale Polizia di Prevenzione – Servizio contrasto dell’estremismo e del terrorismo esterno in esecuzione di un provvedimento emesso dalla Procura di Catanzaro.

L’uomo è quindi indiziato di associazione di natura transnazionale, con finalità di terrorismo.

Il fermato, che si professava Salafita – Takfira, era ricercato in Tunisia e si sarebbe determinato al compimento nel prossimo futuro di un atto terroristico in Italia. L’attività investigativa intorno alla figura dell’uomo fermato, residente a Cosenza, coordinata dalla Procura di Catanzaro, e che è stata svolta attraverso attività tecniche, intercettazioni telefoniche e ambientali ha consentito agli inquirenti di delineare l’esistenza ed operatività di una struttura criminale idonea a mettere in opera atti terroristici, che, secondo quanto emerso, avrebbe svolto attività di proselitismo ed indottrinamento finalizzata ad inculcare una visione positiva del martirio per la causa islamica nonchè attività di addestramento militare ed il cui obiettivo era quello di sovvertire gli ordinamenti statuali, soprattutto quelli relativi a Stati ove la popolazione è a maggioranza musulmana, tendendo a creare strutture teocratiche, dove i vertici dispongono che le leggi siano di derivazione divina e che le stesse debbano essere rigidamente osservate. (ansa)

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