Nicotera, una messa nella ricorrenza dei 5 anni di Maya Campennì

La piccola morì nell’agosto 2023 a 3 anni e quattro mesi in un tragico incidente frontale sulla Jonio-Tirreno, a Melicucco, in cui perse la vita anche la madre

Il prossimo giovedì, 10 aprile, nella chiesa/Cattedrale di Santa Maria Assunta, a Nicotera, sarà celebrata una messa nella ricorrenza dei 5 anni di Maya Campennì, piccola creatura strappata alla vita in un incidente frontale sulla “Jonio Tirreno, in corrispondenza dello svincolo di Melicucco, in cui perirono anche la giovane madre Antonella Teramo e l’autista dell’altra auto, e vi furono altri tre feriti.

L’iniziativa

L’iniziativa

Ad annunciare la lodevole iniziativa, volta a non cancellare la memoria, Debora Campennì, zia e madrina della piccola Maya. “Quella del 23 agosto 2023 – dice, ancora affranta dal dolore – fu la notte più lunga e brutta della mia vita, poiché anche il mio cuore si è fermato insieme al loro. La gioia più bella che avevo ricevuto in questa vita, la mia piccola Maya, solo 3 anni e 4 mesi, volava in cielo insieme alla sua amorevole mamma, Lellina. Da allora continuo a chiedere a Dio: perché?! Ancora oggi non ho avuto risposta. L’unica consolazione dopo questa triste tragedia – prosegue zia Debora – è sapere che mamma e figlia siano assieme mano nella mano. Una creatura dolcissima, bellissima e intelligentissima, Maya -conclude l’amorevole zia – che Dio ha voluto con sé, perché evidentemente non era fatta per questo mondo ma destinata a progetti che non conosciamo”.

Il prossimo 10 aprile Maya compie 5 anni, e li festeggia in cielo. Tutta la famiglia, con il suo amato ed adorato papà, Giuseppe Campennì, vogliono partecipare alla festa ricordando Maya e la sua dolce mamma nella chiesa Cattedrale vescovile “Santa Maria Assunta” di Nicotera, con una santa messa celebrata alle 18:00. Al termine, sul sagrato della chiesa, parenti ed amici saluteranno Maya e mamma Antonella facendo librare in cielo 5 colombe e tanti palloncini bianchi. “Perché la morte non ha il potere di spezzare determinati indelebili legami. Che, anzi, si rafforzano, creando nel cuore inedite dimensioni ove farli vivere e viverli come fossero ancora con noi”.

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