Tre cittadini, un lucchetto e tanta indignazione. È con questo gesto clamoroso che Luciano Gagliardi, Anna Murmura e Salvatore Catania hanno deciso di scuotere l’inerzia del Comune. Constatato che già da alcuni giorni la polizia locale aveva redatto un verbale sulla pericolosità delle attrezzature nel parco di piazza Annarumma e che l’ufficio tecnico comunale – pur informato – non era intervenuto, hanno preso una decisione senza precedenti: chiudere personalmente l’area giochi con un lucchetto e denunciarsi pubblicamente, spiegando il perché del loro gesto. Un atto forte, simbolico e concreto al tempo stesso, che fotografa meglio di qualsiasi parola l’abbandono delle istituzioni.
Il silenzio dopo la tragedia
Il silenzio dopo la tragedia
Questa iniziativa arriva mentre sulla morte del piccolo Francesco Mirabelli è calato un silenzio assordante. In silenzio – ed è giusto così – lavorano gli inquirenti per accertare eventuali responsabilità. Ma in silenzio, colpevolmente, è rimasta la politica, ovvero chi amministra la città.
Una voce di facciata
L’unica voce udibile è stata quella – più di facciata che di sostanza – di chi ha proposto di intitolare il parco al piccolo angelo, un gesto che sembra più una lavata di coscienza che una reale assunzione di responsabilità. Per il resto tutto è stato delegato alla magistratura, quasi che il ruolo della politica fosse solo quello di attendere sentenze.
Rischi per i bambini
Nel frattempo, dai social e dai video postati da liberi cittadini emerge un dato inquietante: quasi tutti i parchi della città presentano rischi per i più piccoli. Dondoli traballanti, scivoli pericolanti, ferri arrugginiti. Un degrado generalizzato sotto gli occhi di tutti. Anche di fronte a questo, la politica tace. Colpevolmente.
Amministratori e uffici assenti
E allora la domanda diventa inevitabile: perché eleggiamo sindaci e consigli comunali se poi, davanti alle tragedie e alle evidenze quotidiane, nessuno si assume responsabilità né prende iniziative concrete? Gli uffici comunali sono affidabili? Oppure vi sono funzionari e dirigenti che sfuggono ai controlli politici?
Un silenzio bipartisan
Quesiti che a Palazzo Luigi Razza non trovano risposta. L’amministrazione non parla, e le opposizioni – chissà perché – sembrano altrettanto silenziose e incapaci di esercitare il loro ruolo. Intanto, i cittadini assistono sgomenti a un gioco delle parti che ha un solo risultato: lasciare tutto com’è, anche se un bambino ha perso la vita. L’unica cosa che davvero scorre, sotto gli occhi di tutti, è la campagna elettorale.