La città di Vibo si prepara a chiudere l’anno con un evento significativo: la tradizionale conferenza stampa di fine anno del sindaco Enzo Romeo, programmata per domani, venerdì 27 dicembre, alle ore 10 nella sala consiliare del Comune. Durante l’incontro, il primo cittadino farà il punto sull’anno appena trascorso, soffermandosi sui principali risultati amministrativi e sulle prospettive future per la comunità. Al termine della conferenza, ci sarà un momento conviviale per lo scambio di auguri con i rappresentanti della stampa.
Ma la giornata non si concluderà qui: alle ore 11.30, sempre nella sala consiliare, il sindaco Romeo e l’assessore allo Sport consegneranno una targa di riconoscimento a Francesco Calzona, allenatore di calcio e attuale commissario tecnico della nazionale slovacca, come tributo per i successi raggiunti e per il prestigio che porta alla sua terra d’origine.
Ma la giornata non si concluderà qui: alle ore 11.30, sempre nella sala consiliare, il sindaco Romeo e l’assessore allo Sport consegneranno una targa di riconoscimento a Francesco Calzona, allenatore di calcio e attuale commissario tecnico della nazionale slovacca, come tributo per i successi raggiunti e per il prestigio che porta alla sua terra d’origine.
Chi è Francesco Calzona?
Francesco Calzona, di Cessaniti, ha costruito la sua carriera calcistica con determinazione e competenza, arrivando ai vertici del panorama sportivo internazionale. Dopo un’esperienza come assistente tecnico in club di Serie A, tra cui Napoli e Empoli, Calzona si è affermato come figura chiave nel mondo del calcio.
Nel 2022 ha assunto il ruolo di commissario tecnico della nazionale di calcio della Slovacchia, distinguendosi per la sua capacità di valorizzare giovani talenti e per i risultati ottenuti sul campo. La sua visione tattica e il suo approccio innovativo hanno contribuito a migliorare le prestazioni della squadra, guadagnandosi il rispetto e l’ammirazione di giocatori e colleghi.
Il riconoscimento che gli verrà consegnato venerdì rappresenta non solo un omaggio ai suoi successi professionali, ma anche un segnale di orgoglio per un figlio della Calabria che ha portato il nome della regione nel mondo.